domenica 25 dicembre 2011

Natale con i tuoi...

...ed il resto delle Feste in ufficio!!!
Proprio così: ho già finito le ferie natalizie, che sono durate da lunedì della settimana scorsa, ad oggi; domani rientro in ufficio, e sarò lì anche il 31 Dicembre ed il primo di Gennaio ( alle 10:30, per fortuna ).
Per fortuna non c'è un granchè da fare, è tanto per fare presenza.
Martedì scorso sono sceso in Italia con un collega, e mercoledì ci ha raggiunto un amico austriaco per passare qualche giorno nel Bel Paese.
Rispetto agli anni scorsi, e grazie alla presenza del suddetto ospite, sono stato molto più attivo.
Abbiamo passato un pomeriggio a Padova ed uno a Venezia, ed ho visitato alcuni locali dalle mie parti che non frequentavo da tanto ( mi vergognavo a costringere l'amico a passare tutte le serate nello stesso bar, come faccio di solito ). Come sempre, mi ha fatto piacere incontrare la maggior parte dei miei amici storici, e passare un po' di tempo con loro e con i miei genitori. Al livello di clima, in Italia era più freddo rispetto all'anno scorso, ma abbiamo avuto la fortuna di trovare due splendide giornate che ci hanno permesso di goderci in pieno sia Padova che Venezia, città che non visitavo da almeno un anno e che mi piacciono molto. Per Natale, non ho ricevuto nessun regalo ( un classico ) ma un paio di buone mancie da investire negli articoli illustrati nel precedente post. In compenso mia mamma si è data da fare ai fornelli, ed ho gradito non poco lo scarto tra la sua cucina e quella alla quale sono abituato qua in Austria ( non perchè qui non sappiano cucinare, anzi, ma le mie "doti" di pigrizia, incompetenza ai fornelli e passione per il junk food non aiutano certo ).
Per l'ultimo dell'anno il programma è il classico: giro di bar e pub, cena "leggera" ( kebab, cinese o mcdonald ) e proseguimento del giro di locali vari. Quest'anno, probabilmente, verrà a passare qualche giorno qua a Klagenfurt anche un amico italiano di vecchia data.

In conclusione, auguro a tutti i lettori del blog un Buon Natale ed un felice Anno Nuovo.

venerdì 16 dicembre 2011

Probabili acquisti (post)natalizi

Mentre cerco di riprendermi dalla cena aziendale di ieri sera, che tra l'altro è andata molto bene come ogni anno, sto cercando di decidermi su 2-3 nuovi "giocattoli" che da tempo vorrei acquistare.
Il primo, è un cellulare nuovo, visto che il mio povero Motorola C650 ha almeno 7 anni e può essere considerato vintage ( o steampunk, se preferite ). Un po' mi dispiace, visto che funziona ancora perfettamente e la batteria dura 3-4 giorni. D'altro canto, sono parecchio attratto dal mondo Android e dalle sue grandi possibilità, nonchè dalla caduta libera dei prezzi dei cellulari ( un paio di anni fa, era impossibile comperare un cellulare con Android per 100 euro, mentre adesso quasi tutte le marche hanno terminali in questa fascia di prezzo ). Qui in Austria, inoltre, ci sono tanti locali con il wi-fi gratuito, vantaggio da non sottovalutare. Sono ancora indeciso sul modello da prendere e, soprattutto, sulla possibilità di fare un contratto con un operatore di telefonia mobile ( al momento ho una sim ricaricabile ), contratto che mi permetterebbe di avere un bel telefono gratuitamente o pagandolo molto meno, ma mi costringerebbe a pagare almeno 10-15 euro al mese, cifra molto più alta della mia spesa attuale in chiamate. Mi sto documentando da un po' di tempo, e mi stupisce la poca importanza che danno i negozi ed alcune catene online al sistema operativo utilizzato dal telefonino. Alcuni non lo specificano nemmeno, mentre in altri casi è scritto in piccolo, e quasi sempre non specificano che versione dell'SO è installata. Quest'ultima informazione può sembrare superflua, ma non lo è affatto, visto che diversi telefoni non vengono più aggiornati dai produttori, quindi ci si troverebbe con in mano un telefono nuovo con una versione di Android magari vecchia di 2-3 anni, cosa tutt'altro che simpatica. Altre due caratteristiche alle quali i venditori danno poca importanza sono il tipo e la risoluzione del touchscreen e la presenza o meno del wi-fi, due dettagli importantissimi nella scelta di un telefono ( la seconda un po' meno visto che da un po' di tempo a questa parte quasi tutti i cellulari Android supportano quel tipo di connessione ). Le differenze tra un touchscreen resistivo ed uno capacitivo non sono poche ed il primo potrebbe limitare parecchio l'usabilità del telefono in certi ambiti ( soprattutto giochi ), e lo stesso discorso vale per la risoluzione del display. Questa scarsità di informazioni, mi costringe spesso a tenere a mente il modello di telefono che ho visto in negozio, ed andare alla ricerca delle caratteristiche su internet.

Un altro acquisto che occupa un posto molto alto nella mia personale lista dei gadget da comperare è un lettore di ebook. Qui in Austria è quasi impossibile trovare libri in italiano, com'è facile immaginare, quindi da quando abito qua me ne sono riletti parecchi di quelli che già possedevo ( On The Road ed alcuni altri li ho riletti almeno 3 volte ) e mi sono accontentato di fare la scorta ogni volta che scendevo in Italia. La cosa mi ha un po' stancato, visto che leggo 2-3 libri al mese. In Italia ne prendevo parecchi in prestito dalla biblioteca, ma qui non posso fare neanche quello. Lo so che sono qua da più di tre anni e dovrei già essere in grado di leggere libri in tedesco, ma vi assicuro che la cosa non è facilissima, quando si tratta di narrativa, sia per l'ampiezza del vocabolario tipica di queste opere, sia per le forme verbali utilizzate ( i romanzi sono quasi sempre scritti al passato, ed i verbi tedeschi hanno quasi sempre forme irregolari ) sia per il vizio di diversi scrittori di forgiare frasi da 4-5 righe, cosa che costringe a rileggere almeno un paio di volte. Mettermi a leggere un libro con il dizionario a fianco e cercando di interpretare frasi che non mi sono chiarissime diventerebbe stressante, e la mia idea di lettura è diametralmente opposta: leggo per rilassarmi. Tornando all'ebook reader, anche in questo caso la scelta non è immediata. Probabilmente per andare sul sicuro bisognerebbe comprarne uno da Amazon o della Sony, ma non mancano alternative a basso costo ( a volte bassissimo ) da non scartare a priori. Tanto per fare un esempio, un collega ha preso questo aggeggio da 60 euro, commercializzato dalla catena Weltbild che si occupa di libri e cianfrusaglie gadget vari, ed ha detto che funziona bene. OK, non ha il display e-ink, ma non credo faccia tanta differenza, se si legge un'oretta. La fa sicuramente per quei personaggi che riescono a leggere 4-5 ore di fila. Inoltre il display a colori permetterebbe di leggere meglio libri illustrati ( intendo manuali, non roba per bambini ) e di vedere bene le foto. Peccato che succhi anche parecchia batteria, quindi mentre la batteria del Kindle o di altri reader con display e-ink dura almeno un mese, quella del lettore Weltbild è consumata dopo poche ore. E peccato che rispetto al kindle ed alla maggior parte dei reader non abbia il modulo wifi, che permette di connettere il lettore alla rete per comperare libri, consultare risorse online o controllare la posta.

Il terzo possibile acquisto al quale sarei interessato è un tablet PC. Non sto pensando all'Ipad, in quanto trovo i prodotti della mela troppo costosi. Questa non vuole certo essere una critica in quanto sono straconvinto che Apple è sinonimo di alta qualità sia hardware che software e design di alto livello.
Quello che mi frena un po', è l'effettiva utilità di un tablet. Per giocare e "lavorare" è sicuramente meno comodo di un netbook ( che già posseggo ). Per vedere film o guardare foto a casa, il notebook sul quale sto scrivendo è sicuramente superiore ( schermo più grande, e con miglior risoluzione ) e dal punto di vista della disponibilità di software, il buon vecchio Windows è indubbiamente superiore sia ad Android che a IOS. Per leggere libri, un tablet è inferiore di un vero ebook reader.  Dal punto di vista della mobilità, un netbook non è molto più grande di un tablet, e la tastiera fisica è senza dubbio più comoda e veloce di quella touch. Alla fine, ho paura che dopo un po' lo lascerei a prendere polvere da qualche parte, come sta succedendo per il suddetto netbook, che però mi ha accompagnato egregamente durante le ferie e quando frequentavo l'università, e che lo farà sicuramente anche in futuro.
Si sarà capito che quest'ultimo gadget è quello sul quale nutro più dubbi, ed il cui acquisto verrà probabilmente posticipato, anche se non nego di essere attratto da alcuni articoli molto economici, che potrei portarmi a casa per 100-150 euro, spesa abbastanza irrisoria anche per qualcosa di poco utile.

Ah, dimenticavo: il "post" del titolo significa che procederò agli eventuali acquisti dopo le feste natalizie, quando in teoria ci sarà qualche riduzione di prezzo.

giovedì 8 dicembre 2011

Serie TV: Lost

Anni fa, quando Lost andava forte in Italia, io ne sono rimasto fuori ( discorso analogo a quasi tutte le serie TV ). Mi da' fastidio seguire una storia, magari avvincente, che si sviluppa 1 ora alla settimana. In genere aspetto che le serie siano finite ( a almeno che siano alla terza/quarta stagione ) per guardarle. Mi piace avere la possibilità di vedere diversi episodi di seguito.
Lost, infatti, l'ho iniziato un paio di mesi fa, un anno dopo la messa in onda dell'episodio finale in Italia.
La trama la conoscono tutti: un aereo di linea precipita su di un'isola tropicale. I sopravvissuti dovranno arrangiarsi, in quanto i soccorsi non arrivano. Il gruppo avrà diversi tipi di problemi, sia interni che esterni, e pian piano si andranno a chiarire diverse particolarità dell'isola, dei suoi abitanti ( umani e non ) e dei sopravvissuti, particolarità relative sia al presente che al passato.
Detto così sembra parecchio semplice, ma vi assicuro ( e chi ha visto Lost lo sa bene ) che "semplice" è la parola meno adatta in assoluto per descrivere "Lost".
La prima stagione è meno complessa, in quanto ci guida più che altro alla scoperta dei vari personaggi che compongono in gruppo di sopravvissuti. Nonostante ciò, non rinuncia a disseminare nella trama diverse domande e dubbi, permettendo allo spettatore di fare ipotesi e riflettere. Alla maggior parte di questi dubbi, non viene data spiegazione, se non dopo diverse puntate ( o in alcuni casi stagioni ).
La seconda stagione introduce diversi personaggi nuovi e al livello di complessità è paragonabile alla prima.
Dalla terza in poi, e man mano che si va verso la fine ( sesta stagione ) le puntate sono sempre più piene di fatti strani o impossibili che non vengono quasi mai spiegati ( non sto qui ad entrare nello specifico, in quanto sarebbero spoiler per chi deve ancora vedere la serie ). Non fraintendetemi: la trama è abbastanza chiara e con un po' di sforzo la si può seguire, ma spesso è inutile cercare la spiegazione di alcuni eventi, altrimenti cadrebbe tutto il constructo.
La sesta ed ultima stagione, che leggendo le anticipazioni degli sceneggiatori doveva dare tutte le risposte lasciate in sospeso precedentemente, l'ho trovata di un livello più basso rispetto alle prime cinque. L'ho finita un po' per curiosità ed un po' perchè altrimenti mi sembrava di aver perso tempo a guardare il resto. Il finale, tutto sommato mi è piaciuto, anche se ho dovuto spulciare qualche sito internet per capirne meglio alcuni aspetti. Rispetto alle altre, la stagione finale è molto più basata su fatti "paranormali" impossibili da spiegare scientificamente ( o dal punto di vista logico ) quindi, a mio avviso,  mette sotto un'altra luce diverse cose successe a partire dall'inizio, e, nel complesso, risulta più pesante da digerire.
La serie, presa nell'insieme, mi è piaciuta parecchio.
Gli attori sono stati scelti molto accuratamente, adattissimi al loro personaggio e recitano molto bene ( sembra una cosa da dare per scontato, ma chi ha visto uno dei tre Transformers, Avatar, Inglorious Bastards e molti altri, si sarà sicuramente chiesto cosa ci fa certa gente in certi film, e sono sicuro che chiunque può aggiungere almeno una decina di esempi, a meno che non si guardino i film mezzi addormentati e col prosciutto sugli occhi ). Alcune delle ragazze del cast sono veramente belle, e qui non può mancare una menzione per Evangeline Lilly, che ha destato il mio interesse fin dalla prima puntata.
Altro punto a favore, che si nota subito nella prima stagione, è la volontà degli autori di dare ai personaggi un livello di caratterizzazione molto profondo, ma di far ciò gradualmente ed a volte in maniera ingannevole. La serie infatti è piena zeppa di flashback che ci svelano, un po' alla volta, il passato dei personaggi, e che di conseguenza ci consente di schierarci a favore o contro ognuno di essi.
Un altro indubbio merito dell'opera, è la stupenda colonna sonora, della quale può andar fiero un certo Michael Giacchino, responsabile in precedenza di altri ottimi  lavori non solo nel campo del cinema e della telvisione ( Gli Incredibili, Ratatouille, Alias, Fringe ) ma anche in quello dei videogames ( Medal of Honor, Call of Duty ).
Nel complesso, il mio giudizio è positivo, e consiglio la visione della serie.

Fa impressione, inoltre, la mole di materiale relativo a Lost presente in rete: recensioni, interpretazioni varie, interviste agli attori, immagini particolareggiate di alcuni fotogrammi degli episodi, e molto altro. Tanto per dare un'idea, del livello di delirio, tra il 2006 ed il 2007 sono stati messi sul mercato quattro puzzle ufficiali della serie. Tutti e quattro presentavano sul retro del puzzle dei disegni visibili solo al buio, che, combinandoli assieme, formavano una mappa presente in una delle prime stagioni, mappa con annotazioni in diverse lingue ed in codice. Cercando in rete, è pieno di gente che si è data da fare per decodificare i messaggi e dar loro un senso.


giovedì 24 novembre 2011

In attesa delle ferie natalizie

Qui, alla fine, è arrivato l'inverno. Non è ancora nevicato, e non è previsto che lo faccia per questa settimana e metà della prossima, ma i presupposti ci sono tutti, con temperature che rimangono vicine allo zero anche nelle ore teoricamente "calde".
I mercatini di Natale ed i chioschi del vino caldo hanno già aperto da una settimana, per la gioia di grandi e piccini, che non sembrano aspettare altro per il resto dell'anno. La cosa che mi è sembrata un po' strana è che una buona fetta della clientela di questi posti, è rappresentata da ragazzi tra i 15 ed i 20 anni. Se ci pensate, iniziative del genere sarebbero tranquillamente snobbate, in Italia, da persone di quell'età. Io ci sono stato già 2-3 volte con colleghi e/o amici. I chioschi per bere sono simpatici, non particolarmente costosi e con una bella atmosfera, mentre le bancarelle del mercatino sono, come ogni anno, piene di roba di dubbio gusto, e con dei prezzi allucinanti, in alcuni casi. Un voto positivo va sicuramente ai numerosi chioschi per mangiare roba veloce tipo wurstel, hamburger e simili. Ne ho provati due e sono stato parecchio soddisfatto. Una specialità che consiglio di provare è il Langos: una specie di "frittella da sagra", salata, ed avvolta attorno ad un wurstel, formaggio ed altri ingredienti. Il tutto immerso, prima di essere fritto, in un olio strapieno di aglio. Io l'ho preso senz'aglio, naturalmente. E' una delle cose più pesanti che ho mangiato in vita mia, ma è buono.
Assieme ai mercatini è iniziato anche l'afflusso di "forestieri", sia dai paesi limitrofi che da molto più lontano ( è normale imbattersi in comitive di italiani, ma questo più avanti, nei primi week end di dicembre ). 
La domenica, di solito, trovo posto per la macchina direttamente sotto l'ufficio; Domenica scorsa ho dovuto parcheggiare tipo a 500 metri, perchè era tutto pieno. Sia chiaro che non mi sto lamentando di ciò, anzi! Qui la domenica è tristemente famosa per essere un mortuorio totale, invece con i mercatini è molto più divertente, e fare una passeggiata in centro non è più deprimente ( è chiaro che se decidete di fare un giro a Klagenfurt, dovete evitare accuratamente la domenica, a meno che non ci siano i mercatini ).
Per Natale, l'azienda ci ha già comunicato i periodi di ferie: io, come ogni anno, mi sono fatto dare libera la settimana di Natale, per passarla in Italia con genitori ed amici. Quest'anno, però, non sono capitato tanto bene, in quanto Natale cade di domenica, ed io riprendo a lavorare lunedì 26 al mattino, quindi sarò costretto a partire dall'Italia il giorno di Natale. Inoltre, lascerò la macchina in Italia per un breve periodo, in quanto devo fare la revisione del 14° anno ( un applauso per la mia  Brava!!! ). Credo che tornerò a prenderla verso fine gennaio o inizio febbraio, neve permettendo. L'ultimo dell'anno lo passerò qua a Klagenfurt, e dovrò anche limitarmi nei festeggiamenti, in quanto lavoro il 1° Gennaio ( come ogni anno ).
L'anno scorso, l'ultimo è stata una serata negativa per diversi motivi. Speriamo che quest'anno vada meglio.



mercoledì 9 novembre 2011

Squash

Per sconfiggere le giornate un po' uggiose d'autunno, e per fare un po' di movimento, io ed un collega abbiamo deciso di provare a giocare a squash. I campi da tennis coperti, non mancano, ma costano parecchio. Lo stesso vale per le palestre, tranne qualche eccezione, dove i prezzi sono bassi, ma è richiesto fare un abbonamento annuale ( non ho intenzione di andare in palestra quando fuori ci sono 25-30 gradi ). 
Il centro squash che abbiamo visitato lunedì si trova ad un centinaio di metri dall'ufficio dove lavoro, annesso ad una palestra e centro benessere, nello stesso stabile dove si trova il circolo di biliardo che i miei colleghi frequentano assiduamente. La prima volta, siamo andati là a titolo informativo, per vedere i campi e sentire i prezzi. Il giorno dopo, ieri, abbiamo deciso di andare a fare una prova in mattinata. Un dipendente della palestra, molto gentile e professionale, ci ha accompagnati agli spogliatoi, e quando siamo usciti ci ha portati al campo che avevamo prenotato. Qui è rimasto con noi cinque minuti, per spiegarci le regole ed un paio di fondamentali. All'inizio, eravamo un po' in difficoltà, poi, un po' alla volta, siamo riusciti a fare qualche scambio decente. La pallina che si usa per lo squash è particolare: è di gomma morbida, vuota all'interno. In questo spazio, contiene una goccia d'acqua. Quando la pallina si scalda ( si sente al tatto, molto nettamente ), la goccia d'acqua  tiene in tensione le pareti della pallina ( non è una minchiata, potete leggerlo su wikipedia o da qualsiasi altra parte ). Il campo non è gigante ( 6 metri per nove, più piccolo di uno da pallavolo, per dare l'idea ), ma gli scambi lunghi richiedono spostamenti parecchio rapidi, sia per dar spazio all'avversario, sia per tornare al centro dopo aver colpito la palla e, naturalmente, per andare a colpire la palla. La cosa un po' complessa, è che non è facile abituarsi alle traiettorie che prende la palla quando rimbalza sui muri laterali o su quello di fondo. Inoltre, la palla va spesso molto vicino ai suddetti muri, e si ha sempre paura di devastare la racchetta ( i muri sono pieni zeppi di segni di racchettate ). Per quel poco che abbiamo giocato, mi ha dato l'impressio di essere uno sport molto più immediato e meno tecnico rispetto al tennis o al ping pong, però bisogna dire che ho giocato solo un'ora, tempo che mi è bastato per andare a casa stanco morto, e con le gambe pesanti, nonostante il fatto che la prima mezz'ora non abbiamo tenuto i punti. 
Nel complesso, ci siamo divertiti ed andremo sicuramente a giocare di nuovo. Il campo non è certo a buon mercato, costa 16 euro l'ora, ma, a differenza del tennis, un'ora è più che sufficiente.
Sto prendendo in considerazione di comprarmi una racchetta, visto anche il prezzo non esorbitante ( da 20 euro in su ) e visto il fatto che noleggiare racchette e pallina costa 2 euro al pezzo ( 6 in tutto, per due persone ).

mercoledì 26 ottobre 2011

Sanità

Come anticipato in un precedente post, torno a parlare della mia esperienza con il sistema sanitario austriaco. Per mia fortuna, non sono mai stato un assiduo frequentatore di ospedali ed ambulatori, quindi quello che leggerete di seguito è frutto di una conoscenza molto superficiale sull'argomento ( e ripeto: per fortuna ).
Mi è capitato di aver bisogno del dottore all'inizio dell'estate quando si è acuito un problema alle ginocchia che mi porto avanti almeno da una decina d'anni. Per provare a risolverlo, ho agito su due fronti: studio privato di fisioterapia e reparto di ortopedia in ospedale. All'inizio sono andato a fare un controllo ( gratuito ) presso questo studio privato, dove mi è stato consigliato di fare alcune sedute di fisioterapia ( a pagamento ). Essendo lo studio convenzionato con il sistema sanitario pubblico, il responsabile della struttura mi ha fatto un documento da far firmare al medico curante ( o medico "di casa" ) per ottenere il rimborso parziale della parcella relativa alle terapie. L'ambulatorio del medico generico è l'unico posto nel quale ho aspettato più di dieci minuti. Alle successive sedute di fisioterapia, lo studio ha dimostrato una puntualità ed una organizzazione di ottimo livello, e sono sempre stato trattato con professionalità ed in maniera cordiale, specie dalla massaggiatrice che mi seguiva, che sopra il conto è molto carina. Ho lasciato stare dopo 6-7 sedute, in quanto non vedevo risultati degni di nota. Anche quando ho comunicato la mia intenzione di interrompere la terapia, la reazione del titolare dello studio è stata assolutamente tranquilla. La cosa che mi ha stupito di più, è che al momento del pagamento il responsabile mi ha chiesto se volevo saldare subito, o aspettare il rimborso da parte dell'assicurazione medica ( il 55% dell'importo ). 
Anche il suddetto rimborso è andato liscio come l'olio, con un livello di burocrazia vicino allo zero. Mi sono recato alla sede dell'assicurazione medica ed in 10 secondi ho consegnato il documento allo sportello ( anche in questo caso, zero coda; anzi, l'impiegato mi ha tenuto là cinque minuti a chiacchierare, perchè credo fosse un po' annoiato ) e lasciato le mie coordinate bancarie, scrivendole a mano sul documento stesso. I soldi sono arrivati in banca dopo cinque giorni.
Per quanto riguarda la visita ortopedica all'ospedale, anche in quel caso mi sono stupito della disponibilità delle persone con le quali ho avuto a che fare. Inizialmente, sono andato direttamente allo sportello del reparto di ortopedia ( l'ospedale è vicino allo studio di fisioterapia ) e la signora con la quale ho parlato ( anche qua, zero coda ), mi ha dato un appuntamento per le 10:00 della mattina seguente, pregandomi però di recarmi dal medico curante per avere un'impegnativa. Il giorno dopo, ho aspettato al massimo tre minuti per entrare in ambulatorio, dove mi hanno immediatamente spedito in radiologia per fare delle lastre. Era la prima volta che andavo in ospedale, e naturalmente mi sono messo ad aspettare nel posto sbagliato. Qui arriva la chicca: l'infermiera dell'ortopedia mi ha chiamato al cellulare per chiedermi dov'ero, in quanto mi stavano aspettando per le lastre! Alla fine ho trovato il laboratorio e quando mi sono scusato per il ritardo con la signora addetta alle lastre, mi sono sentito rispondere che le dispiaceva perchè ho perso del tempo ( non credo fosse in tono sarcastico ). Dopo dieci minuti sono tornato all'ambulatorio di ortopedia, ed il dottore aveva già i risultati delle mie radiografie sul monitor del PC. Mi ha visitato una decina di minuti, ed alla fine mi ha consigliato di evitare sport dove si deve saltare e attività che prevedano il contatto fisico ( sempre in ambito sportivo, per essere chiari... ).
Alla fine dei conti, non ho minimamente risolto il problema, però sono stato favorevolmente impressionato dal contatto con la sanità austriaca. Parlando con altre persone, ho ricevuto diverse conferme in merito anche se, naturalmente, non manca la gente che si lamenta.

Per concludere, vi consiglio di dare un'occhiata ad una webtv scovata da mio fratello ( qui ne parla sul suo blog ), pensata per gli amanti della musica anni '70/'80. Su OttoFMTV, potrete godere 24 ore su 24 di una miriade di video musicali dell'epoca, senza pubblicità e senza presentatori inutili ed antipatici a disturbare. Peccato che la qualità video sia un po' scarsa, ma vi garantisco che vale la pena, soprattutto perchè la programmazione non si limita ai soliti Mike Oldfield, Bananarama e Bee Gees ( non che siano scarsi, anzi ), ma tira fuori degli artisti dimenticati da tutti e diverse rarità. Se non siete degli amanti del genere, naturalmente, lasciate pur stare.

Ah, dimenticavo: per la serie degli acquisti insulsi, mi sono concesso un gadget ( naturalmente inutile, altrimenti la serie non si chiamerebbe così ) che volevo da anni: il coltello di Rambo! Naturalmente, si tratta di una versione budget, presa a pochi soldi in un magazzino di cianfrusaglie, che credo si romperebbe subito se lo usassi per qualcosa ( tipo i cacciaviti da 1 euro ). Però è completo di bussola, pietra per affilarlo ( la lama sembra abbastanza tagliente, per dir la verità ) e del corredo di sopravvivenza all'interno del manico: ami per pescare, filo, fiammiferi etc.

mercoledì 5 ottobre 2011

L'estate continua!

Qui in Carinzia, come in quasi tutta Europa, le temperature estive ed il bel tempo stanno continuando imperterriti ad allietare questo atipico autunno. Atipico forse è riduttivo, se pensate che tre anni fa, all'inizio di settembre, c'erano minime di 4 gradi ( cosa che al tempo mi ha costretto a scendere in Italia per prendere vestiti adeguati ). In questi giorni, all'inizio di ottobre, è ancora possibile andare a prendere il sole ed a fare il bagno al lago. Alcuni esercizi stagionali hanno tenuto aperto un mese in più del solito. Le condizioni atmosferiche permettono ancora di fare sport all'aperto ( il beach volley l'ho lasciato stare per problemi fisici, ma sto ancora giocando a tennis e vado qualche volta a correre ).
Ho scritto il post oggi, altrimenti, secondo le previsioni del tempo, sarei stato costretto ad intitolarlo tipo "L'estate è finita", in quanto per venerdì è in programma l'arrivo del freddo vero. Per lunedì, sono previste minime vicine allo zero, e neve in montagna. Io spero non si avveri, ma credo sia inevitabile. Un collega austriaco ha detto di non aver mai visto in vita sua giornate così belle e calde ad inizio ottobre, ed i giornali parlano del settembre più caldo degli ultimi 150-200 anni.
La settimana scorsa, sono stati qua i miei genitori e mio fratello, e mi fa piacere che abbiano trovato bel tempo. Non li ho portati tanto in giro, visto che mia madre non poteva camminare tanto. Sarà per la prossima estate.
A breve, riprenderò la ricerca dell'appartamento, temporaneamente sospesa, e sto valutando alcune attività sportive per evitare di ammosciarmi ulteriormente l'inverno prossimo.
Nel frattempo, per la consueta serie degli acquisti "insulsi", ho comprato un'altra chitarra, questa volta acustica, della quale vedete una foto a fine post. Continuo a preferire l'elettrica, ma per i soldi che ho speso, l'acustica è una valida alternativa, specie quando mi va di suonare solo qualche minuto.

Ora passiamo ad un'altra questione che mi sta a cuore: la temporanea chiusura di Wikipedia in italiano, che potrebbe diventare definitiva, se passerà una legge in fase di discussione in Parlamento, da parte dei nostri ( vostri ) benamati politici. Per il momento, non ho studiato la cosa in maniera approfondita, e può darsi che si riveli un falso allarme, cosa che spero vivamente. Wikipedia, a mio modo di vedere rappresenta una risorsa molto importante per tutti e, con gli anni, sta diventando sempre più esauriente. Rappresenta un patrimonio culturale, ed il mio punto di riferimento principale quando cerco nozioni di "cultura spicciola" ( sono andato a vedere recentemente diversi articoli relativi ad argomenti trattati in chiave comica su Big Bang Theory, tanto per dire ) o solo per passare il tempo. Lo so che le stesse cose si possono trovare in giro per il web su altri siti, ma la cosa richiede tempo. In sintesi, considero la chiusura di wikipedia una cosa gravissima, che si può paragonare al rogo dei libri messo in atto dai nazisti. Inoltre, sarebbe una vergogna al livello mondiale, visto che si possono trovare articoli in quasi tutte le lingue del mondo. Altra cosa grave, è che il Parlamento italiano sta tentando una cosa "utopistica": mettere un bavaglio alla diffusione di informazioni su internet, una cosa che persone di intelligenza media capirebbero essere impossibile. E' chiaro, essendo questo il mio blog, che si tratta di opinioni strettamente soggettive.

giovedì 15 settembre 2011

Sport bizzarri

Com'è noto, i bookmaker grossi cercano da anni di proporre più sport e più campionati possibili in modo da dare al cliente una scelta più vasta ed anche per motivi d'immagine. 
Lavorando da più di due anni nel settore, mi è capitato di venire a contatto con queste realtà, ed è veramente incredibile scovare degli sport dei quali non si è mai sentito parlare. Non mi riferisco ad eventi folcloristici, organizzati una tantum, tipo il lancio del cellulare, le corse sulle mucche o roba del genere, bensì ad attività sportive con campionati, coppe, federazioni e competizioni internzionali, dei quali ignoravo completamente l'esistenza.

Sapete, per esempio, cos'è il Bandy ?
Se non avete voglia di leggervi l'articolo di Wikipedia linkato, in poche parole si tratta dello sport dal quale è derivato l'hockey su ghiaccio. Le maggiori differenze con ques'ultimo sono che si gioca in 11 contro 11 su un campo da calcio ghiacciato, e con una palla al posto del disco. Di questa disciplina esistono federazioni nel nord europa ed in diversi paesi dell'ex unione sovietica. Vengono disputati i mondiali dal 1957, ed è stato anche sport dimostrativo alle olimpiadi. L'inverno scorso ho visto un servizio su Sky, dedicato al Bandy. Inizialmente credevo parlassero di hockey "normale", poi ho visto che il campo di gioco non finiva mai e mi sono reso conto che si trattava di qualcos'altro.
Vogliamo parlare invece del Pesapallo ?
E' un surrogato del baseball, che in Finlandia è considerato sport nazionale, e del quale vengono disputate gare tra nazionali al livello europeo.
Altro esempio di sport poco conociuto è il Paddle Tennis, una specie di tennis, giocato in un campo più piccolo, in genere 2 contro 2, e con racchette di minori dimensioni e non incordate ( tipo i racchettoni da spiaggia, per capirci ). Anche di questo esistono tornei al livello mondiale. Ho visto alcuni video su youtube, e devo dire che sono parecchio divertenti. In qesuta specialità, praticata in Spagna, vale anche che la palla rimbalzi sui muri laterali, tipo squash.
E tanto per dare un tocco di Austria al post, è doveroso citare anche il Kegeln, una disciplina simile al bowling, ma con palle e piste più piccole, assenza dei canali laterali e birilli disposti a losanga anzichè a triangolo. Anche di questo sport esistono campionati con diverse categorie e settori giovanili. Qui a Klagenfurt, non esistono da anni posti pubblici dove praticarlo, ma esiste più di una società ed un mio amico partecipa al campionato nazionale. Io ed alcuni amici abbiamo avuto la fortuna di praticarlo la primissima volta che sono venuto a fare un week end qua a Klagenfurt, verso la fine degli anni 90, presso un bar che aveva un paio di piste sul retro.

Per ultimo, ho lasciato lo sport "nuovo" che ho scoperto più di recente: il Quidditch!
Sì, proprio quello di Harry Potter.
L'ho visto la settimana scorsa sul sito di un famoso bookmaker, ed inizialmente ho subito pensato ad un gioco per il computer, visto che da tempo si può scommettere sulle competizioni di Starcraft ed altri giochi. Invece si tratta di una versione "reale", giocata in particolar modo da squadre universitarie americane. Naturalmente, non è che i giocatori volino su scope come visto nei film del maghetto con gli occhiali, ma per non rinunciare del tutto a quest'elemento, i veri praticanti di questa disciplina, che alla fine è una via di mezzo tra pallamano e basket, devono correre per il campo con una scopa tra le gambe, come potete vedere nel video che segue.

domenica 4 settembre 2011

Demotivato....

"Demotivato" è la corretta definizione di come mi sento in questo periodo.
Non si tratta solamente di un problema stagionale derivante dal fatto che l'estate sta per finire, bensì di una situazione causata da diversi fattori.

Forma fisica: patetica. Questa settimana ho provato per la terza volta a giocare a beach volley, e per la terza volta mi sono ritrovato con un ginocchio fuori uso ( oltre ad aver giocato malamente ). Per quest'anno, chiudo il discorso. Quando il ginocchio starà meglio, riprenderò ad andare a correre, fare qualche giro in bicicletta e qualche ora a tennis,  ma niente di più. Inutile dire che la cosa mi da' molto fastidio, visto che giocare a pallavolo mi diverte parecchio e, a titolo di beffa, hanno allestito tre bei campi a 500 metri da dove abito. Il prossimo autunno, non so neanche se valga la pena di andare a provare a fare qualche allenamento in palestra, visti i risultati conseguiti. Vedremo.

Vita mondana: quasi azzerata. Non ho più voglia di uscire, di andare al pub o a mangiare fuori. Preferisco starmene tranquillo a casa. In passato, mi erano già capitati periodi del genere, e per fortuna sono durati poco. La cosa, tuttavia, rimane preoccupante, anche perchè a casa sono poco produttivo. L'unica cosa utile che ho iniziato, è un corso di spagnolo online su Livemocha, un sito fatto molto bene, se avete idea di avvicinarvi allo studio di una lingua straniera senza stress e gratuitamente ( serve la registrazione, ma la procedura dura cinque secondi, e non sono richiesti dati personali ). Per il resto, passo ore a guardare serie tv, anime, film e a giocare col computer ( ho ripreso in mano Diablo II ). 

Appartamento: niente da fare. Ne ho visti altri 4-5, nell'ultimo mese, ma non ci siamo proprio. Tranne un caso in cui il prezzo si è rivelato troppo alto, gli altri posti che ho visitato mi hanno impressionato in maniera negativa. Avete presente quando già all'entrata del condominio pensate "Ma chi me lo fa fare di venire ad abitare qua?" oppure guardando dalla finestra e vedendo una strada trafficata e rumorosa "..ed io dovrei fare dei sacrifici per avere questa vista patetica ?". Sia chiaro che l'intenzione di andarmene dallo studentato permane, solo, come ribadito più volte, non ha senso cambiare per andare in peggio, e spendere più soldi. Investire tempo ( documenti, mobili da scegliere, acquistare, montare, tappeti, lampade... ) e soldi ( cauzione, affitto, eventuale provvigione, tasse per il contratto, acquisti vari...) su una cosa della quale non sono convinto, non mi sembra sensato.

A causa di questo periodo di apatia, mi sono perso alcuni eventi mondani di buon livello, dei quali quello che mi è dispiaciuto di più è stato il Sudseiten Festival: una serie di concerti blues, soul e rock svoltasi venerdì sera nei locali del centro. Un collega c'è andato, ed è stato molto soddisfatto del concerto che ha visto.

Nel frattempo, sono arrivato a 42 giorni senza toccare una sigaretta. Non mi risulta difficile, solo che fumare mi manca. Mi spiego meglio: non è che mi manchi la singola sigaretta, tipo quella dopo il caffè o dopo mangiato, o che mi venga voglia di fumare quando vedo un altro che lo fa, bensì sento la mancanza del fumo nell'insieme. Non riprenderò a fumare domani o la settimana prossima, ma sono quasi sicuro che prima o poi lo farò. La cosa un po' strana è che quando avevo smesso qualche anno fa ( 2005-2006 ) ero diventato molto energico ed avevo percepito diversi benefici, al contrario di come mi sento adesso.


martedì 16 agosto 2011

Serie TV

Oggi, invece di parlarvi delle mie disavventure, o del fatto che qui a Klagenfurt la bella stagione sta lentamente ma inesorabilmente lasciando il posto ai primi freddi, vorrei segnalare due serie TV che ho guardato recentemente.

La prima, che ho finito di vedere la settimana scorsa è "Greek - La Confraternita". 
Si tratta di un telefilm ambientato in un college americano, basato sulla vita delle confraternite. La serie è palesemente ispirata al classico supremo del genere: "Animal House" ( via il cappello ). A me sono sempre piaciuti i cosiddetti college-movies, ma non nego che facciano parte di questo filone anche alcune ciofeche di bassissimo livello che non sto qua a citare. "Animal House", al contrario, è proprio un super film e ne consiglio la visione senza riserve. 
Questo "Greek" non è certo al livello della suddetta pietra miliare, ma ha parecchi lati positivi ed alcuni personaggi veramente azzeccati. Altra cosa che mi è piaciuta, è che a volte la comicità lascia spazio ad argomenti più seri ( problemi familiari, omosessualità, amicizia, religione... ) che nella maggior parte dei casi vengono trattati in maniera fresca, ma non superficiale. Peccato che alcuni personaggi ed alcune situazioni siano troppo "forzati" cosa che a volte risulta sgradevole ed irreale. 
Gli episodi sono spesso auto-concludenti, ma alcuni intrecci si sviluppano su più episodi ( specie le relazioni sentimentali o le faide tra confraternite ).
In sintesi, la storia parla di un nerd ( secchione, sfigato, loser, come lo volete chiamare ) che inizia il primo anno di college, e che vuole dare una svolta alla sua vita sociale e sentimentale, che fino ad allora non devono essere stata granchè. Per far ciò decide di entrare a far parte di una confraternita. Il ragazzo della sorella maggiore, che frequenta anch'essa lo stesso college, gli propone di entrare nella confraternita più cool è prestigiosa del campus, ma com'era logico aspettarsi, il nostro amico rinuncia, e si associa invece ad una confraternita di gentaglia totale, specializzati in feste, birra e ragazze. Da qui in poi, la storia narrerà le vicende delle tre confraternite ( quella cool, quella di devastati e quella femminile alla quale appartiene la sorella del protagonista ) e della vita pubblica e privata di diversi co-protagonisti.
Il film è composto da 4 stagioni, delle quali solo le prime tre sono state già trasmesse in Italia. 
Non è un capolavoro, ma se vi piace il genere dateci un occhiata.

L'altra serie, molto più famosa, della quale attualmente sto guardando la seconda stagione, è una sit-com: "The Big Bang Theory". In genere, le sit-com non mi sono mai piaciute se escludiamo "Il mio amico Arnold", che guardavo da piccolo. Trovo irritanti le risate di sottofondo ( non ho mai capito a cosa servano ) e trovavo troppo ripetitivo il fatto che le ambientazioni fossero così limitate. 
"TBBT" mi ha fatto ricredere alla grande. La serie parla di un gruppo di amici super nerd: un fisico teorico, un fisico sperimentale, un astrofisico ed un ing. aerospaziale. I primi due abitano nello stesso appartamento e tutti e quattro lavorano nella stessa università. Per dare un po' di colore al gruppo, non manca la vicina di casa, molto carina e simpatica, ma molto lontana dal mondo dei primi quattro personaggi, popolato da personaggi dei fumetti e dei film ( Star Trek, Star Wars, LOTR, supereroi vari etc. ) e da giochi e passatempi "di nicchia", tipo il "Paroliere Klingon", l'improbabile "Forbice-carta-sasso-lyzard-Spock" ( una variante più complessa della morra cinese, vedi alla fine dell'articolo, o il diagramma alla fine di questo post ) e gli immancabili videogiochi. Se siete fuori da questi settori, probabilmente non vi saranno chiari parecchi riferimenti o, in alcuni casi, non sarete in grado di capire alcune gag.
Su "TBBT", gli episodi sono tutti auto-concludenti, e gli argomenti "seri" non esistono. 
Gli episodi durano meno di mezz'ora, cosa che purtroppo porta a guardarne parecchi ogni volta ( una sera ho tirato le 5 meno 20!!! ). 
In conclusione, anche questa serie non è per tutti, ma provare non vi costa niente.

Le prossime serie in playlist, a parte un paio di anime che voglio rivedere, sono Lost e Breaking Bad.


venerdì 5 agosto 2011

Tre anni !!!

Come ogni anno, non resisto a scrivere un breve post per l'anniversario della mia emigrazione.
Mercoledì, scorso, infatti ho festeggiato il terzo anno in Austria ( qui, il post scritto il giorno della partenza ).
Non sto qua a fare l'ennesimo "bilancio", in quanto l'anno scorso non è stato certo indimenticabile.
Niente di negativo, sia chiaro, ma nessuna novità di rilievo.
La vita sociale e il lavoro continuano ad andare bene e sto cercando di recuperare parzialmente la forma fisica, progetto che spero di continuare anche il prossimo inverno. A tal fine, mi sto informando per iscrivermi in una palestra, in modo da sfruttare la flessibilità di orari di una simile attività sportiva. Mi ha stupito il fatto che alcune hanno dei prezzi irrisori ( si parla di 17-20 euro al mese, non sto scherzando ), ed un amico che frequenta una di queste palestre "budget" mi ha anche detto che è parecchio carina. L'unico inghippo, è che in questi centri fitness bisogna pagare per qualsiasi extra, dove per extra si intende anche la doccia ( 50 cents per 5 minuti ). Credo che ci proverò, visto che d'inverno non gioco a tennis a causa del prezzo esoso dei campi coperti e visto che andare a correre fuori non mi attira più di tanto. L'altra idea, sempre per l'inverno prossimo, è quella di sistemare gli orari di lavoro in modo da poter giocare un po' a pallavolo, ginocchia permettendo. Vedremo.
Quello che mi preoccupa un po', è la ricerca della casa: non credevo di metterci così tanto. E' vero che sono un po' esigente, ed è anche vero che quando trovo ciò che voglio succede sempre qualcosa che mi impedisce di chiudere l'affare, ma non pensavo proprio di incontrare così tante difficoltà nella ricerca di un appartamento, anche in considerazione del fatto che qui il mercato degli affitti è parecchio movimentato, e ci sono inserzioni nuove praticamente ogni giorno.

A proposito di pallavolo, questa settimana è iniziato il torneo di beach volley qui a Klagenfurt. Ieri sono andato a fare un salto ai campi "minori" ed ho avuto modo di vedere un paio di partite. Abbiamo avuto fortuna: appena arrivati abbiamo beccato un match di ottimo livello tra due americani ( finalisti all'ultimo torneo del circuito ) e due brasiliani uno dei quali era andato in finale l'anno scorso qua a Klagenfurt. Facevano proprio spettacolo, ed ai sidecourts si possono vedere le partite molto da vicino, cosa che fa capire molto meglio a che velocità viaggia la palla, e che doti tecnico-atletiche abbiano i giocatori. In un altro campo, giocavano i due finalisti dell'anno scorso contro due danesi, ma non c'è stata storia. La seconda partita che abbiamo iniziato a vedere era di livello inferiore, quindi abbiamo preferito spostarci al tennis club per giocare un paio di set. Oggi prima del lavoro, o domani, farò un salto al campo centrale, tanto per vedere com'è. Alcune partite, le fanno vedere anche in diretta, quindi posso guardarle in ufficio. Stasera e sabato ci sarebbero anche delle feste, una delle quali dovrebbe essere proprio carina, mentre l'altra è una novità di quest'anno. Forse stasera ci farò un salto, visto che finisco alle 21:00.



sabato 30 luglio 2011

Sei italiano? Mi spiace ma...

Un breve post, tanto per fare la cronaca dello spiacevole "incidente" capitatomi poco tempo fa, menzionato brevemente alla fine del precedente post.
Una decina di giorni fa, ho preso appuntamento per vedere un appartamento che dalla descrizione sembrava interessante. Sono stato accolto dall'attuale inquilina, una ragazza molto carina e gentile che doveva lasciare l'appartamento per trasferirsi full time dal fidanzato. L'appartamento era effettivamente molto bello e, cosa che mi è capitata di rado, aveva tutte le caratteristiche che cercavo ( non sono poche, e non sto qua a descriverle tutte ). Ho discusso una mezz'oretta con la ragazza, riguardo a diverse cose, ed abbiamo trovato immediatamente un accordo per i mobili ed elettrodomestici che, secondo il nostro piano, doveva lasciarmi ( mi ha proposto un prezzo talmente basso, che le ho contro-proposto io qualche soldo in più ). Insomma, la cosa sembrava combinata, rimaneva solo da parlare con la titolare la quale, teoricamente, non avrebbe dovuto creare alcun problema. Dopo la visita, mi sono prontamente recato al pub per bere un paio di birre con un amico, già convinto di passare da pezzente modesto inquilino abusivo di uno studentato, ad affittuario di un bel appartamento con terrazzo, nella zona più prestigiosa della città ( sul serio ). Purtroppo le mie fantasie sono durate sì e no un'oretta. La ragazza con la quale avevo parlato, mi ha chiamato per comunicarmi che la proprietaria dell'immobile non vuole assolutamente italiani come inquilini. 
Per dir la verità, sono rimasto un po' sorpreso, ma alla fine, l'unica differenza è che questa volta me lo sono sentito dire in faccia, mentre in molti altri casi la gente ci gira intorno, spesso in maniera assai goffa. Infatti, sia nella ricerca del posto di lavoro, che in quella dell'appartamento, mi è capitato sovente di subire trattamenti "di favore" solo perchè non sono austriaco. Tanto per fare un paio di esempi, oltre a questo, una volta una direttrice di un supermercato mi ha detto che non cercavano nessuno da almeno un mese, mentre sopra la sua testa faceva bella mostra un manifesto tipo 3 metri per 2 per la ricerca di personale in diverse posizioni. Quando gliel'ho fatto notare, ha un po' cambiato colorito, ma si è giustificata dicendo che era vecchio, altra cosa falsa visto che ero stato là due giorni prima, e non c'era. 
Un'altra volta, ho chiamato per un appartamento e mi sono sentito rispondere sbrigativamente che era già stato affittato, nonostante l'inserzione fosse stata pubblicata tipo 3-4 ore prima della telefonata. Cinque giorni dopo, l'inserzione è stata pubblicata nuovamente, ho richiamato, ed il personaggio mi ha di nuovo risposto che l'appartamento era già affittato. La settimana successiva, l'inserzione era di nuovo aggiornata in uno dei siti che frequento.
Tutto sommato, però, la cosa non mi fa arrabbiare. E'quello che succede agli stranieri anche in Italia: se sei una brava persona, spesso paghi per quelli che si sono comportati male. La differenza è che se viene un austriaco o un tedesco in Italia, non ha nessun problema a trovare un appartamento e probabilmente un lavoro, perchè sono ritenuti dei popoli "affidabili" dall'opinione comune. Probabilmente un albanese o un marocchino avrebbero più difficoltà. Qui a Klagenfurt, purtroppo, la mentalità di molte persone è "provinciale" e, come se non bastasse, alcuni italiani che abitano qua sono gente che crea problemi ( preferisco non entrare nel dettaglio, ma credo sia chiaro quello che intendo ). Io mi trovo a "pagare" per questa gente. Inoltre, c'è un altra cosa da dire: se io sono proprietario di un condominio o di un appartamento, avrò almeno il diritto di decidere chi ci abita.
La gente "limitata", purtroppo, c'è in tutto il mondo e spesso non si può far niente nè per farli ragionare, nè per limitare i problemi che creano.

A parte questo, sto continuando il mio periodo di astinenza dalle sigarette, che ormai è arrivato a sei giorni. Per il momento l'unico problema che ho avuto è stato qualche attacco di voglia di cioccolata, che ho prontamente risolto con una visita in supermercato. 

martedì 26 luglio 2011

Fete Blanche 2011: as usual...

Serata spacca-tutto as usual.
Come spiegato negli anni scorsi, la serata della Fete Blanche a Velden, è uno degli eventi a cui tengo maggiormente, e visto che lo scorso S.Silvestro non è andato tanto bene, avevo buone speranze di rifarmi, e così è stato. Siamo stati in un noto locale di Velden fino alle 6 di mattina circa. E' stata veramente una serata potente, le cui conseguenze si sono fatte sentire il sabato mattina. Era da anni che non mi svegliavo con un mal di testa del genere.
Ottima compagnia as usual.
Un grazie agli amici che hanno partecipato anche quest'anno all'evento svoltosi il week end scorso, qui a Velden. Peccato per alcune assenze dovute a diversi fattori.
Pioggia as usual.
E qui passiamo ad uno dei due aspetti negativi del week end. Purtroppo, il maltempo ha ormai da quattro anni maledetto il penultimo week end di luglio, qui sul lago. Non ci sono speranze. Probabilmente, se spostassero la festa un week end prima o un week end dopo, la pioggia si presenterebbe comunque, quindi non vale neanche la pena. Credo che statisticamente sia impossibile: da quattro anni piove ad ogni Fete Blanche, e non sto certo parlando di un acquazzone da 10 minuti, o una pioggerellina leggera che potrebbe anche fare piacere, bensì di vera pioggia, di quella che continua imperterrita per ore, e che fa abbassare la temperatura di almeno una decina di gradi.
L'altro lato negativo del week end, è che a causa di problemi di lavoro ho potuto trattenermi a Velden solo fino a sabato pomeriggio, visto che domenica mattina dovevo andare al lavoro. Mi è dispiaciuto, e spero che la cosa non si ripeta l'anno prossimo.

Oggi ho anche iniziato le sedute di fisioterapia per le ginocchia. Spero di risolvere qualcosa, e vi rimando ad uno dei prossimi post per una sintetica descrizione delle mie esperienze con la sanità austriaca. Per il momento sappiate che la fisioterapista è molto carina.
Tra le altre novità meno rilevanti, metterei il fatto che sono stato rifiutato come nuovo inquilino di un bel appartamento che ho visto la settimana scorsa solo perchè sono italiano ( non sto scherzando ), e che da 48 ore non tocco una sigaretta, dopo i bagordi del week end scorso.

giovedì 14 luglio 2011

Supermercati austriaci

Oggi parliamo brevemente delle catene di supermercati che operano nel territorio carinziano. Il post non pretende certo di essere un'analisi di mercato ad alti livelli, bensì un riassunto della mia esperienza pluriennale ( tra quindici giorni ricade il terzo anniversario della mia emigrazione dal Bel Paese ), arricchita da discussioni e confronti avuti con amici ed amiche.
Parlando in generale, ho notato che rispetto all'Italia qui c'è un gap molto più marcato tra un discount ed un supermercato normale, e che i prezzi di alcuni articoli, specie di importazione, sono parecchio più alti che in Italia. Per prima cosa, tuttavia, dimenticatevi il pre-concetto secondo il quale qua i superalcolici costano tantissimo ed è impossibile trovare vino decente in supermercato ( ....in Austria mangiano sempre wurstel, le donne austriache a 40 anni sono tutte ciccione, Haider era un nazista etc. etc. etc. ). Infatti la maggior parte dei liquori costa come in Italia, ed ho trovato vino più che passabile anche al discount.
Entrando nel dettaglio, le tre catene di supermarket più diffuse, e che conosco meglio sono Billa, Spar, e Hofer. Ci sono anche parecchi LIDL e Penny Market, ma non ci vado abitualmente.

In testa alla graduatoria "Banda Bassotti" c'è sicuramente Billa. Ha i prezzi più alti che io abbia mai visto ( Italia compresa ). Per fare una spesa che duri una settimana, servono i soldoni. Ci vado quasi tutti i giorni solo perchè è sotto all'ufficio, ma compero un paio di panini, cioccolata, yoghurt o roba da bere. Ai prezzi alti, tuttavia, fa da contrappeso un buon assortimento ( che naturalmente varia a seconda della dimensione della filiale ) ed una qualità molto alta per quel che riguarda il pane, i salumi ed i surgelati. Non ne capisco tanto di frutta e verdura, ma un paio di colleghi hanno confermato il buona qualità di questi articoli. Accanto ai prodotti di marca, Billa propone i prodotti a basso costo marchiati "Clever". Ne ho provati alcuni, e non sono malvagi. L'unico con qui mi sono trovato male è le pizze surgelate di qualità infima ( ma tenete conto che costano meno di un euro l'una ). Il servizio è di solito di buon livello. Mi sono lamentato un paio di volte per il prosciutto crudo tagliato grosso, ma in genere non ci sono problemi. Ai possessori della carta fedeltà sono riservate ogni mese offerte speciali molto aggressive su alcuni prodotti, dove si arriva a risparmiare anche più del 30% sul prezzo normale. A Klagenfurt ce ne sono almeno 15 filiali, alcune delle quali molto belle. Infine, per i curiosi, il nome "Billa" deriva da Billiger Lade, cioè negozio a basso costo ( ..e per fortuna ). La catena è proprietaria anche dei negozi Penny Market ( una via di mezzo tra un discount e un supermercato normale ) e Merkur, grandi supermercati situati nei centri commerciali ( e noti ladroni ) che vantano un assortimento molto ampio.

Al secondo posto, sempre parlando di prezzi, c'è la catena SPAR ( Interspar, Eurospar, Iperspar etc. ). La catena, al contrario di quel che pensavo, è di origine olandese, ma l'Austria è il paese dove detiene il più alto giro d'affari e la più alta superficie in metri quadri. In realtà, da quanto scrive Wikipedia, non si tratta di una vera e propria catena, ma di una cooperativa di aziende indipendenti. Mi sbagliavo anche sul nome: credevo derivasse dal verbo Sparen ( risparmiare ) invece è una sigla che tradotta in italiano significherebbe "Attraverso armoniosa cooperazione ne traggono vantaggio tutti in egual modo". I prezzi sono un po' più bassi che da Billa, l'assortimento di tutto rispetto ( specie nelle filiali di grandi metrature ) ma ho trovato la qualità di salumi e pane inferiore a quella dei ladroni del paragrafo precedente. La sostanziale differenza con Billa, è che nelle filiali grandi si può comprare quasi di tutto, e non solo alimentari. Vicino a dove abito c'è appunto una di queste filiali, e ci vado un paio di volte al mese. Oltre ai cracker, che non sono facili da trovare qua in Austria, ho comprato dei detersivi ed altre cose non-food, pagando sempre prezzi accettabili. Io ci ho trovato sempre personale gentile, sia al banco che alla cassa, ma ho sentito di persone che hanno avuto qualche problema al banco degli affettati, problemi probabilmente dovuti a qualche apprendista sprovveduto.

Per ultimo ho tenuto il mio preferito: Hofer. Si tratta di un hard-discount dove faccio le spese "grosse" una volta ogni dieci giorni circa. Dentro credo abbia forse il 2% di prodotti di marche conosciute. L'assortimento non è certo grandioso, ed ho trovato insufficiente la qualità di alcuni prodotti, ma una volta scartati questi, rimane l'indubbio vantaggio dei prezzi imbattibili. Come nella maggior parte dei discount, non c'è il banco degli affettati e della carne, ma entrambi si possono trovare confezionati nei banchi frigo, ed a mio parere i salumi non sono niente male. La carne l'ho presa meno spesso, ma mi sono sempre trovato bene. Anche i latticini sono buoni, tranne che per alcuni tipi di yoghurt, che non mi sono proprio piaciuti. 
La cosa forse più strana, è che hanno della birra di qualità veramente scarsa. Ne hanno di quattro tipi: una un po' più forte, e tre normali. Delle quattro, se ne salva solo una delle normali. Un'altra delle "normali", quella più economica, è letteralmente imbevibile. Non lo trovo normale, visto che in Italia all'In's e al LIDL si trova spesso birra buona a prezzi concorrenziali. Per contro, merita un elogio il reparto dei vini, con diverse bottiglie importate non solo dall'Italia, ma anche da California, Cile, Francia, nonchè qualche buon vino austriaco ( non fate quella faccia, vi garantisco che sanno fare anche il vino ). Per quanto riguarda i prodotti non-food, trovo i prezzi più alti del dovuto, quindi non ho quasi mai comprato niente. Alcuni conoscenti, tuttavia, elogiano la qualità di questi prodotti. Il reparto più scarso, probabilmente, è quello dei prodotti per la cura della persona, dove sia l'assortimento che la qualità, che i prezzi lasciano a desiderare. Per acquisti di questo genere, vado volentieri da DM, catena presente anche in Italia, e specializzata nel settore.

Dopo questa breve analisi, torniamo ad argomenti più mondani: tra due week end, c'è la Fete Blanche 2011 !!! Come l'anno scorso, mi presenterò in condizioni di salute non perfette ( l'anno scorso avevo preso troppo sole, ed ho avuto problemi per un mesetto ), visto che dopo qualche partita di beach volley, mi è tornato il vecchio problema al ginocchio ( in genere non succedeva giocando sulla sabbia, ma si vede che con l'età.... ). Stamattina sono andato a farmi vedere da un fisiatra, e venerdì ho un appuntamento per una visita ortopedica. Speriamo che qua riescano a capire di che si tratta e ad aiutarmi in maniera concreta, cosa che purtroppo non è riuscita a nessuno dei medici che ho consultato in Italia. Probabilmente dedicherò uno dei prossimi post ad alcune considerazioni sull'impatto con la sanità austriaca.

giovedì 23 giugno 2011

Ferie in Italia e Croazia

Al ritorno dalle ferie, mi sono preso una piccola pausa dal blog, ma adesso sono di nuovo qua a parlarvi della mia seconda settimana di vacanza.
Prima di tutto, sono sceso in Italia a salutare genitori ed amici, che non vedevo da Natale.
Rispetto all'anno scorso, la calura è stata più magnanima, complici alcuni temporali estivi che non mi sono certo dispiaciuti. Ho passato i quattro giorni in Italia in tutta tranquillità, tra passeggiate in centro, qualche puntatina a fare acquisti ed a casa con mamma e papà, che per fortuna godono di buona salute. Per le serate, mi sono affidato al consueto bar che frequentavo da anni prima di trasferirmi in Austria, e che i miei amici continuano a frequentare. Da un annetto ha cambiato gestione ed è stato comprato da un cinese. Avevamo qualche perplessità, visto che andavamo molto d'accordo con il gestore e le cameriere precedenti, ma alla fine il nuovo oste, tale Stefano ( non so quale sia il nome "vero", ma sapete che la maggior parte dei cinesi acquisisce un nome nostrano, assegnato in base a oscuri parametri ), si è rivelato molto gentile e simpatico.
Al livello di acquisti, la spesa più grossa l'ho fatta in libreria a Padova, dalla quale sono uscito con una decina di libri, alcuni dei quali presi "di getto" o nella migliore delle ipotesi affidandomi al nome dello scrittore. Lo so, potrei fare un po' di sacrificio, ed iniziare a leggere romanzi in tedesco, ma non è così facile per numerosi motivi: gli scrittori usano un vocabolario molto ampio e la maggior parte dei romanzi sono scritti al passato, cosa che infastidisce non poco visto che una buona parte dei verbi tedeschi hanno forme irregolari al passato. Sarei costretto a leggere con il dizionario sempre a portata di mano, il che mi darebbe molto fastidio, visto che leggo solamente prima di addormentarmi. Magari in futuro ci proverò, visto che alcuni libri in tedesco li ho già comperati. Sono passato anche in edicola e da Media World, ma non ho trovato niente di particolarmente interessante. L'altro posto dove ho speso qualche soldo è stato Decathlon. Non mi serviva niente in particolare, ma ne ho approfittato per prendere un paio di short da tennis ( per chi non lo sapesse, è indispensabile avere le tasche per tenere le palline, altrimenti impazzisci, provato di persona ), un orologio per andare a correre ed un berretto stile baseball. Quest'ultimo, non è che sia uno dei miei accessori preferiti, ma ultimamente ho notato che il sole in testa mi crea più problemi del solito ( sarà l'età ). Ne avevo già preso uno qui a Klagenfurt allo spaccio Adidas, ma lo sto usando solo per giocare a tennis.
Ho anche approfittato della permanenza in Italia per fare un lavoro sulla macchina. Qui in Austria, dove notoriamente i meccanici costano più che da noi, mi avevano fatto un preventivo da 370 euro. In Italia ne ho spesi 280.
Questa volta, purtroppo, non ho trovato il tempo per andare a far visita ai miei ex colleghi, sia per mancanza di tempo ( ho dovuto anche andare in banca un paio di volte ed a salutare diversi amici di famiglia ), che per mancanza di macchina, ma andrò senz'altro a far loro gli auguri di Natale.

Il venerdì, assieme ad un amico che abita a Klagenfurt, siamo partiti per chiudere in bellezza le ferie con un week end a Parenzo, in Croazia. L'obbiettivo principale era lo Spring Jam, una festa studentesca austriaca che si svolge ogni anno in un residence nei pressi della cittadina istriana. L'hotel che abbiamo prenotato non era certo a buon mercato ( 42 euro a notte, a testa ), e non era certo lussuoso ( stanza "minimale" e piccolina ) ma era in un'ottima posizione: direttamente davanti al porto turistico, che si vedeva dalla terrazza, e vicinissimo al centro. Parenzo è una città molto bella, il cui centro storico assomiglia vagamente a quello di Venezia ( vedi le foto sotto ). I ristoranti ed i bar sono a buon mercato e c'è sempre gente, sia di giorno che la sera. Nel porto, sono ormeggiati degli yacht bellissimi. Forse ne ho visti di meglio solo a Montecarlo. Il pomeriggio, abbiamo cercato di informarci riguardo a questa festa, ma la gente sembrava cadere dalle nuvole. Strano, visto che sul sito parlavano di migliaia di persone. La sera siamo andati in taxi in questo residence ( ad una decina di chilometri ), per scoprire che la festa sarebbe iniziata solamente il giorno dopo. In aggiunta, ho preso una botta di freddo stando seduto fuori al bar del residence, e non ho dormito tutta la notte a causa del mal di stomaco. Siamo tornati a Parenzo verso mezzanotte, e siamo stati un po' in centro, dove c'era parecchio movimento. Il giorno dopo, il sabato, siamo tornati in macchina ( non avevo intenzione di bere, visti i problemi allo stomaco ) a questo residence verso le sei del pomeriggio, nella speranza di avere più fortuna. In effetti, era decisamente meglio del giorno prima: c'era un concerto in spiaggia, parecchia gente ed una bellissima atmosfera. Il problema, è triste ammetterlo, era l'età dei partecipanti all'evento: ho visto ragazzi e ragazze che secondo me non avevano più di 15 anni, e credo che l'età media fosse 20 o poco più. Inoltre, per dir la verità, non ho visto le migliaia di persone di cui parlava il sito, ma molte meno. Dopo il concerto in spiaggia, abbiamo passeggiato un po' per il residence, mangiato una pizza, ed aspettato qualche ora per vedere se si animava la serata. Verso mezzanotte, visto che in giro si vedevano poche persone, abbiamo preso la macchina e siamo rientrati a Parenzo. La domenica, verso mezzogiorno, siamo ripartiti per Klagenfurt, visto che lunedì lavoravamo entrambi.

Ora che sono rientrato stabilmente alla base, i propositi per l'estate sono sempre i medesimi: migliorare un po' la forma fisica ( a casa ho avuto modo di pesarmi, e la bilancia mi ha comunicato impietosamente la gravità del problema ) ed impegnarmi nella ricerca dell'appartamento. Per il primo dei due propositi, mi sono già attivato: ho iniziato un programma di allenamento molto blandamente, per evitare fastidiose magagne fisiche alle gambe ( soprattutto ginocchia e polpacci ) che mi perseguitano da qualche anno, e che si aggravano col passare del tempo e con l'aumentare del peso. Sono andato a correre 6-7 volte, molto tranquillamente, e per il momento non ho avuto particolari problemi. Fino alla fine dell'estate, conto di aumentare molto gradualmente la durata e l'intensità delle uscite, nella speranza di arrivare ad un livello accettabile. Inoltre ho ripreso a giocare a tennis regolarmente. Non sto vedendo grandi miglioramenti, ma tutto sommato rimane divertente. Per l'appartamento, non è che ci possa fare tanto. Continuo a seguire i siti di inserzioni immobiliari ed a leggere qualche giornale di annunci, ma rispetto ad aprile/maggio, mi sembra ci sia molta meno offerta. Speriamo di avere fortuna.
Per la serie "Gli acquisti insulsi", la settimana scorsa mi sono comperato un diabolo. Ci sto giocando un po', ma è ancora più difficile di quanto pensassi. Quando e se imparerò a fare qualche trick, posterò un video. Ah, non scrivete sui commenti che è roba per sinistroidi dei centri sociali, per favore.




martedì 31 maggio 2011

Budapest e ritorno

Oggi, riscrivo sul blog dalla mia stanza di Klagenfurt, e finalmente sul mio pc "titolare". Il netbook che ho portato in ferie si è comportato molto bene, ma la tastiera rimane piccola ( e sopra il conto è "tedesca" ) e lo stesso vale per il monitor. Inoltre, nell'appartamento che abbiamo affittato a Budapest, il wi-fi non funzionava proprio alla grande.
In ogni caso, partendo dall'inizio, il viaggio tra Siofok e Budapest è stato una passeggiata ( un centinaio di km di autostrada ) e mio fratello è stato anche molto bravo a trovare subito l'indirizzo dell'appartamento a Budapest ( non ho ancora capito se ha avuto culo, o se si era preparato bene ). La ragazza che ce lo ha affittato ci ha dato le chiavi, ha accompagnato mio fratello a parcheggiare l'auto in un posto non lontano ed è tornata con lui all'appartamento a riscuotere l'importo pattuito, importo decisamente irrisorio, per dir la verità. L'appartamento non era certo lussuoso, ma più che sufficiente ( e pulito ) ed in una posizione ottima, in pieno centro.
Il primo impatto con la città, mi ha subito dato l'idea di trovarmi in una metropoli ( Budapest fa più di 1.700.000 abitanti, senza contare l'agglomerato urbano ) sia per la grandezza e sfarzosità di alcuni edifici, sia per il traffico, per la gente etc.. L'architettura, com'era logico aspettarsi, è molto simile a quella di Vienna. Peccato che a Budapest alcuni edifici non siano tenuti bene come nella capitale austriaca. Nei tre giorni passati là, abbiamo macinato almeno un paio di decine di km a piedi per visitare i luoghi turistici principali ( e per uscire la sera ).
La vita notturna, appunto, mi ha favorevolmente impressionato. Giovedì siamo andati ad una festa organizzata da un mensile gratuito ( Funzine ) per festeggiare il quinto compleanno della testata. L'evento era organizzato all'Oetkert, un "ruin bar" in pieno centro: si tratta di un "format" per locali che non avevo mai visto prima ( non giro da tanto, magari le cose sono cambiate ) e che è parecchio in voga da queste parti. Si tratta di locali multifunzionali ricavati all'interno di edifici semi abbandonati, restaurati alla meno peggio. In genere ( ne ho visti solo due, quindi potrei sbagliarmi ), il cuore del locale è il cortile dell'edificio, adeguatamente coperto per poter essere agibile anche in caso di pioggia, mentre nelle altre stanze e piani si trovano piste con dj, zone più tranquille per rilassarsi, giochi tipo calcetto o freccette, altri bar, o addirittura altri locali. L'ambiente è molto informale, com'è facile immaginare. Spesso, all'interno di questi locali vengono organizzati anche concerti, proiezioni di film e roba del genere. La festa valeva la pena alla grande: il locale era praticamente pieno ( quando sono uscito, verso l'una e mezza, c'era la coda per entrare, nonostante non si pagasse l'ingresso ), hanno messo bella musica ed i prezzi non erano certo alti. Mi ha incuriosito leggere in rete alcune recensioni che parlano di questo locale come un locale per fichetti, impressione che a me non ha dato minimamente. Certo, era più "rustico" l'altro bar del genere dove abbiamo passato gran parte del venerdì sera: l' Instinct. Qui l'arredamento era più "casuale", c'erano diversi personaggi pittoreschi, ed i prezzi erano molto bassi ( una birra costava meno di 1 euro e 10, tanto per fare un esempio ). Nello stesso quartiere, abbiamo provato ad entrare anche in 3 discoteche, ma non erano di nostro gradimento, quindi non ci siamo trattenuti a lungo.
Per quanto riguarda il vitto, abbiamo alternato ristoranti e fast food, più per una questione di tempo che di soldi, visto che i secondi costano poco meno dei primi, in Ungheria.
Il discorso prezzi, si estende a tanti altri beni e servizi: mentre per alcuni si pagano cifre stracciate ( come la birra di cui sopra, o come i 6 euro a testa che abbiamo pagato in una pizzeria o i 35 euro al giorno per l'appartamento ), per altri il prezzo è in linea con i nostri ( soprattutto le grandi catene tipo C&A, DM... ), mentre per altri ancora bisogna prepararsi a sborsare bei quattrini. L'esempio più lampande dell'ultimo scenario, è la sassata da 20 euro al giorno che abbiamo sborsato per il parcheggio ( a Venezia costa più o meno lo stesso ), o i prezzi decisamente elevati delle tecnologie tipo laptop, lettori mp3 e simili.
Nel complesso, Budapest mi è piaciuta molto, e spero di tornarci a breve, magari per vedere com'è d'inverno.
Il rientro in ufficio è stato parecchio soft, visto che la quantità di lavoro è calata sensibilmente, e visto che da lunedì sono in ferie di nuovo. Questa settimana mi riposerò, e vedrò di fare un po' di movimento. La prossima tornerò in Italia per stare un po' con i miei genitori e salutare gli amici, poi non avrò più ferie fino a Natale, ma la cosa non mi pesa più di tanto.
Vi lascio con alcune delle foto che ho scattato.

PS: l'ultima foto, è la colazione che abbiamo fatto in partenza da Siofok ( su richiesta di un assiduo follower ): brioche salate al formaggio, brioche al cioccolato ed altro snack fatto con pane da pizza e con dentro non-so-cosa, che mio fratello ha gradito, il tutto annaffiato da buon succo di mela. Prezzo totale 6 euro circa ( per dare un'idea delle dimensioni delle brioche, quella posata sul tavolo è una cartolina di formato normale ).






mercoledì 25 maggio 2011

Ferie a Siofok finite, domani parto per Budapest

Dopo tre giorni in riva al lago Balaton, domani nel primo pomeriggio io e mio fratello partiamo per Budapest, che si trova ad un centinaio di chilometri da qui.
Oggi ci siamo svegliati verso le undici, dopo che ieri sera mi sono guardato i primi 7 episodi di Kiss Me Licia, istigato da questo post su un blog che ultimamente seguo parecchio.
La domanda che sorgerebbe spontanea é: "Ti mangi una serata di ferie per vedere Kiss Me Licia?". Il problema é che ieri sera non ero preso bene: un pranzo super pesante in un ristorante tipo Arnold's di Happy Days, assieme ad una serie di birre bevute come aperitivo mi avevano abbastanza spaccato lo stomaco, ed inoltre avevo male ad una spalla, dolore probabilmente dovuto ad una posizione scomoda nella quale mi sono addormentato.
Dopo la sveglia, siamo andati in centro a fare colazione in una bella pasticceria dove fanno delle brioches killer ( io ho preso due volte un cornetto gigante al cioccolato, mentre mio frantello ha assaggiato una brioche salata al formaggio ed una al prosciutto ). A seguire abbiamo fatto due passi sempre in centro e siamo entrati in qualche negozio per comprare delle cose che ci servivano
Il pomeriggio, dopo un pranzo veloce in una trattoria alla buona, ci siamo spostati in direzione lago per fare il bagno. L'acqua non é pulitissima, non certo paragonabile con quella alla quale sono abituato a Klagenfurt, ma comunque molto meglio del mare Adriatico dove ho passato le ferie per anni. Le due particolaritá che saltano subito all'occhio sono che il lago é poco profondo e che é caratterizzato da un notevole moto ondoso ( cosa quasi assente in altri laghi che ho visto ). La profonditá massima del lago, infatti, é di soli 12,5 metri. Molto bassa se si considera che é lungo quasi 80 km e largo mediamente 8 km. Ad un centinaio di metri dalla riva l'acqua non arriva ancora al petto. Tanto per fare un confronto, la profonditá massima del lago che bagna Klagenfurt, che non é nemmeno paragonabile al lago Balaton come dimensioni, é di ben 85 metri!
Dopo il bagno, ci siamo concessi un'oretta di tennis in un club abbastanza carino a tre minuti dall'appartamento dove dormiamo.
Per la cena, abbiamo scelto il Golden Bridge Steakhouse, sempre sul lungo-lago, del quale sono stato molto soddisfatto: buona carne, camerieri molto gentili, bel locale e prezzi abbordabili, anche se un po' sopra la media locale.
Dopo cena ci siamobevuti un cocktail allo stesso ristorante, e poi, tornando a casa, abbiamo fatto tappa al Pub Daddy per l'apertura della stagione estiva.
Vi lascio con un paio di foto scattate ieri pomeriggio.




martedì 24 maggio 2011

Welcome to Siofok

Oggi, verso le sei del pomeriggio, io e mio fratello siamo arrivati sani e salvi a Siofok, sul lago Balaton, in Ungheria.
Il viaggio é stato perfetto, tranne che per la fase finale, in quanto abbiamo sbagliato strada, ed alla fine abbiamo fatto una trentina di chilometri in piú del previsto ( niente di grave ).
Abbiamo scelto un itinerario alternativo, che prevede una lunga percorrenza su strada statale anziché in autostrada. Si é rivelata una scelta azzeccata: poco traffico e la possibilitá di passare in macchina attraverso diversi paesini della campagna ungherese. Con l'autostrada, attraverso la Slovenia, ci avremmo impiegato meno, ma sarebbe stato anche meno interessante. Via internet, abbiamo prenotato un appartamento vicino al lungo-lago. All'arrivo, non mi é piaciuto piú di tanto, perché si trova a piano terra, ma il gentilissimo proprietario del residence ci ha assegnato subito una nuova sistemazione al primo piano, con due camere separate, ognuna con terrazza ( dalla quale sto scrivendo in questo momento, alle 01.10 del 24 maggio ).
Appena scaricati i bagagli e fatta una doccia, ci siamo avviati verso il lago, alla ricerca di un ristorante per cenare, e per renderci conto della situazione. La passeggiata lungo il lago, almeno un chilometro , é piena di bar, ristoranti e locali. Peccato che la stagione sia appena iniziata, e che di conseguenza non sia tanto affollato. Come previsto, siamo stati prontamente abbordati da un PR di un nightclub ( leggi "bordello" ) e da due "ragazze" che offrivano compagnia a pagamento.
Verso le nove, ci siamo fermati a cenare in un bel posto, consigliatoci dal proprietario del residence dove alloggiamo. A seguire, abbiamo testato un altro paio di locali, ma purtroppo erano quasi tutti vuoti.
Il posto, nel complesso, ha delle potenzialitá altissime, e quando é pieno dev'essere spettacolare ( in alta stagione, secondo alcune stime ci dovrebbero essere 350.000 persone ).
Una cosa che mi ha un po' stupito é il clima: al nostro arrivo, verso sera, c'erano 30 gradi. Un'oretta piú tardi, alcuni ragazzi facevano ancora il bagno. Attualmente, sono in terrazza in maniche corte; avevo messo una felpa, ma l'ho tolta dopo due minuti, perché fa troppo caldo.
Per quanto abbiamo avuto modo di constatare finora, i prezzi sono decisamente piú bassi rispetto all'Italia ed all'Austria, nonostante questa sia una localitá turistica.
A cena abbiamo pagato 10 euro a testa in un bellissimo ristorante in riva al lago, in un altro posto una birra media costa 2 euro, ed ho pagato 2 euro e 30 per un pacchetto di Marlboro in un ristorante. I cocktail costano come in Italia, attorno ai 5 euro.
Domani, tempo permettendo, il programma é di fare un'altra passeggiata per vedere come si presenta il posto di giorno, e di andare un po' in spiaggia.
Per il momento, in sintesi, il giudizio é positivo, nonostante la carenza di gente.
Domani conto di fare qualche foto e di postarne alcune.