sabato 21 luglio 2012

Malta: vita notturna

E come anticipato nel precedente post, ecco un breve report su quanto sono riuscito a capire della vita notturna maltese.
Prima di tutto, se ponete particolare attenzione a questo aspetto della vostra vacanza, consiglio di evitare Malta in due casi: avete più di 25 anni o siete amanti del cool e ricercato ( si parla della vita notturna, s'intende ).
Infatti il primo piccolo problema che io ed il mio amico abbiamo subito riscontrato è stato l'età media dei "nottambuli", che probabilmente non arrivava ai 20 anni. Come molti già sanno, Malta è molto famosa per le scuole di lingua inglese, dove confluiscono ogni estate giovani e giovanissimi da diverse parti d'Europa. Questi personaggi, la sera confluiscono nel quartiere di Paceville, che in effetti è il quartiere più movimentato dell'isola. Il posto non è immenso, ma la concentrazione di locali è altissima, e l'affluenza di pubblico, anche nelle serate infrasettimanali è abbastanza impressionante, e diversi locali tengono aperto fino a dopo le quattro.
Il secondo "problema" ( tra virgolette, perchè per noi non lo era ), è che tutto l'insieme da' l'idea di un'immensa sagra con musica da hit parade sparata a tutto volume da tutti i locali, gente vestita nei modi più disparati, ma quasi mai elegante, ed un tasso alcolico generale di tutto rispetto.
Questa considerazione, va elegantemente ad introdurre il primo pregio della vita notturna a Paceville: le bevande hanno spesso dei prezzi ridicoli!!! E se già così si possono definire per le singole consumazioni, con birre da mezzo che partono da 1 euro, lo diventano ancora di più per acquisti "all'ingrosso". L'esempio che ci ha fatto più ridere è stato quello di un locale dove una caraffa di birra da un litro e mezzo costa 5 euro, che è già un buon prezzo, ma due caraffe..... 6 euro!!! Oppure che ne direste di accomodarvi con i vostri amici ed ordinare un modesto set da 48 tequile per 25-30 euro, o ancora 12 shots di Jaegermeister-Redbull per poco più di 10 euro? Dai prezzi, che definire popolari sarebbe riduttivo, potete facilmente dedurre la tipologia di ubriaconi/e che girano la notte. A questo aggiungete che diversi locali fanno l'Happy Hour 2x1 o addirittura serate All-You-Can-Drink da 15 euro a testa. Il tutto è parzialmente documentato dalle foto in allegato, in modo da non sembrare il caccia-palle della situazione. Naturalmente, la gente non si fa scappare queste ghiotte occasioni, ed abbiamo visto alcune scene tipo 4 ragazzine di 16-18 anni, alle 2 di pomeriggio, con tre cocktail a testa in tavola, mentre nel tavolo accanto due baldi giovani ordinavano alla stessa ora un simpatico vassoietto da 24 tequile ( non so come hanno fatto a non morire, se le hanno bevute tutte ).
Inoltre tutte le discoteche in cui siamo entrati erano gratuite ( l'entrata, non i drink ), e non sto parlando di discobar in stile austriaco ( non che mi dispiacciano, anzi ), ma di vere e proprie discoteche.
Come già detto, la maggior parte dei locali sono aperti almeno fino alle 4:00, e la gente ne approfitta volentieri: a quell'ora le strade sono ancora piene.
Peccato che io non abbia più l'età per roba di questo livello. Abbiamo fatto 2-3 serate abbastanza "spinte", ma le pagavamo abbondantemente il giorno dopo, con degli hang-over da non sottovalutare.
L'unica serata che non ho gradito più di tanto è stato il sabato sera. Era ancora più affollato del solito, ma ai ragazzini si era aggiunta diversa gentaglia meno giovane e più sgradevole. Ho chiuso la serata dopo aver visto diversi pastigliomani in un paio di locali ed un paio di mezze risse create da un gruppo di pseudo-hooligan con la balla cattiva.
In sintesi, se ci fossi andato quando avevo 20 anni,probabilmente quasi sicuramente sarei finito all'ospedale, ma me la sarei goduta alla grande. E non solo per l'alcool: la sera girano una quantità assurda di ragazzine con vestiti ai margini della legalità se non illegali, roba al livello di lap dance.
Un consiglio: se avete un figlio, mandatelo di corsa a studiare inglese a Malta non appena avrà la capacità di capire qualcosa, se avete una figlia, preferite roba tipo Oxford o Cambridge.
Tutto ciò si riferisce unicamente al quartiere di Paceville, già spostandosi di meno di un chilometro, a St.Julian, potrete sedervi a conversare in tranquillità, schivando la Movida Maltese. Non ho idea di come sia la vita notturna nelle altre zone dell'isola, ma un paio di personaggi che abbiamo conosciuto ci ha detto che sia a Silema che a La Valletta non c'è un granchè, se non qualcosa durante il week end.
Per quanto riguarda la birra locale, ne abbiamo assaggiato 2 tipi: la Chisk, che è la più diffusa ed è decente e la Blue Label, sicuramente più consigliabile, ma particolare sia nel gusto che nel colore, che nella consistenza.



















giovedì 12 luglio 2012

Ferie a Malta

Con l'ormai consueto ritardo, dovuto all'ormai consueta pigrizia degenerativa, rieccomi per un resoconto sulle ferie di quest'anno: Malta.
La partenza non è stata delle migliori, a causa della disastrosa organizzazione da terzo mondo dell'aereoporto di Treviso, al quale, a breve, spedirò una mail di reclamo. In pratica, per tutti i passeggeri che partivano per qualunque destinazione erano aperti solo due check-in bagagli, quindi ho passato quasi due ore in coda. Spero che il tutto fosse dovuto ad uno sciopero, ma da alcuni dettagli, lo escluderei.
Il volo e l'arrivo sono andati perfettamente, comepure il trasferimento dall'aereoporto di Malta all'appartamento che avevamo affittato.
L'appartamento era più che accettabile. In rete avevo letto delle recensioni negative, alcune delle quali puntavano il dito sulla scarsa pulizia, ma non è certo stato il nostro caso. L'unica "particolarità", della quale eravamo perfettamente al corrente, è che lo stabile si trova al centro della vita notturna di Paceville, che non è certo tranquilla. In ogni caso, io ed il mio amico non avevamo in programma di andare a dormire presto, quindi il rumore è stato un problema marginale.
Altra problematica alla quale eravamo parzialmente preparati, è il clima dell'isola: fa caldo, molto caldo. E considerate che ci siamo stati in giugno, quando le temperature non arrivano ancora a 40 gradi. Il tassista, durante il trasferimento, ci ha detto che d'estate non piove mai. Inizialmente credevamo si trattasse di un'esagerazione, ma il fatto di non aver visto neanche una singola nuvola in una settimana, ci ha confermato l'attendibilità della cosa. Il fatto genera naturalmente dei problemi di siccità, che i maltesi hanno risolto con dei grandi impianti di desalinizzazione, per poter utilizzare l'acqua del mare, acqua che nonostante il trattamento risulta difficile da bere. Teoricamente è potabile, ma il gusto è pessimo, quindi se andate a Malta, prima di tutto fate scorta di bottiglie d'acqua, ed evitate l'acqua "locale", in quanto viene anch'essa dal mare. Una cosa curiosa a riguardo, è che in tanti locali nel menù si può scegliere tra acqua naturale e gasata "locale" e "di importazione" con un piccolo sovrapprezzo per la seconda.
Altro aspetto da tenere in considerazione, è che le prese di corrente maltesi sono diverse da quelle italiane ed austriache, quindi munitevi quanto prima di un riduttore, che là si può comprare quasi dappertutto, ma  faticherete a trovare a prezzi accettabili, visto che i commercianti sanno quanto sia indispensabile.
Per quanto riguarda l'aspetto turistico della vacanza, Malta non è facilissima da visitare, e richiede un po' di organizzazione, visto che certi posti sono raggiungibili solo in barca, e per altri bisogna farsi più di un'ora di bus. Le distanze non sono esagerate, ma il problema sono le strade ed il traffico. Per fare un esempio, dal nostro appartamento a La Valletta c'erano una decina di chilometri di strada, e serviva mezz'ora abbondante in autobus. Ah, un appunto: i maltesi guidano malissimo: sulla guida turistica gentilmente prestataci da una coppia di amici, ci tenevano a specificare che Malta è lo stato con il maggior numero di incidenti automobilistici per abitante in Europa. Io ed il mio amico, a causa di fattori come la poca voglia e le serate un po' "sopra le righe", abbiamo visto ben poco, com'era prevedibile. Abbiamo girato un po' nei dintorni di Paceville, quindi St.Julian e Silema, e siamo stati un paio di volte a La Valletta. 
Quest'ultima è veramente un posto che merita. Le mura, che attualmente sono in fase di restauro fanno impressione per la loro poderosità. La città è in gran parte isola pedonale, e per diversi aspetti ricorda Venezia. Ci sono un paio di cattedrali molto belle e numerosi punti dai quali il panorama sul mare è spettacolare.
Il mare è molto pulito, a patto di evitare le spiaggette artificiali di sabbia, che sono regolarmente affollatissime e dove l'acqua non è il massimo. Ho fatto solo una volta il bagno, in una spiaggia di scogli, e l'acqua era veramente limpidissima: si vedevano le alghe e le pietre sul fondo, con tre metri abbondanti d'acqua.
Nei ristoranti, sia locali che italiani, ho mangiato sempre bene, nonostante avessi letto diverse lamentele in merito, in alcuni forum. I prezzi sono accettabili e la scelta di pietanze è molto ampia. L'ultima sera, in un ristorante suggeritoci da un amico ( ex socio dell'azienda per cui lavoro, che attualmente risiede a Malta ), ho mangiato una delle migliori paste della mia vita: penne con pesce spada, menta e pinoli. Spettacolare. Abbiamo mangiato in parecchi ristoranti, sia su consiglio che a caso, e ci è sempre andata bene. So che, in linea teorica, è da sprovveduti andare nei ristoranti italiani all'estero, ma qui a Malta non credo la regola valga. La cucina locale è anche specializzata in snack vari, dolci e salati, reperibili praticamente dappertutto, a prezzi veramente stracciati. Volendo fare il pidocchioso, si potrebbe mangiare con 3-4 euro. Io, in genere, ricorrevo a questa soluzione per la colazione o per qualche spuntino pomeridiano.
Per rilassarci, non ci siamo fatti mancare qualche ora al centro benessere dell'Hotel Hilton ( costa un po', ma per una volta si può fare ) e, su dritta del mio amico, qualche minuto con i piedi a mollo in vasche piene di pesciolini che, teoricamente, si nutrono della pelle morta. Provate, se ne avete l'occasione. All'inizio fa un po' impressione vedere una cinquantina di pesciolini che attaccano in massa i tuoi piedi, ma una volta passato il piccolo shock iniziale, la sensazione è molto rilassante.
Vi lascio con alcune foto che ho scattato, e mi riservo di scrivere un altro post, entro un paio di giorni, per parlare della vita notturna dell'isola.