lunedì 28 febbraio 2011

Curiosità "fiscali"

Qui in Austria, come è logico aspettarsi, diversi aspetti fiscali sono differenti rispetto all'Italia.
La prima cosa che manderebbe un'italiano su tutte le furie è la cosiddetta Kirchensteuer ( tassa sulla Chiesa ). Si tratta di un importo che tutti i cattolici sono tenuti a pagare annualmente, che al momento arriva ad un massimo di 200 euro. La cosa discutibile è che non si tratta di un'offerta volontaria, bensì di una vera e propria tassa, il cui mancato pagamento porta a conseguenze molto gravi ( si può andare in prigione, tanto per fare un esempio ). L'altro aspetto atipico della cosa, è la "flessibilità" della tassa: un mio collega, anni fa, ha ricevuto una randellata da 120 euro, che non sono certo pochi. Si è rivolto all'ufficio competente, ed in due minuti si è trovato a pagare 40 euro all'anno, senza neanche il bisogno di litigare. Volendo, è possibile anche farli rateizzare. L'importo della tassa, non è calcolato in base allo stipendio, bensì è un importo standard che il contribuente ha il diritto di andare a trattare con l'ufficio preposto. Chissà quanti immigrati come me hanno buttato i bollettini nelle immondizie, pensando si trattasse di un'offerta come capita in Italia.
L'unico modo per non pagarla proprio, è dichiararsi non credente o almeno non cattolico, cosa che fanno diverse persone, che magari sono cattolici veramente, ma che non trovano giusto che la Chiesa metta delle tasse.

Un altra mezza fregatura, rispetto all'Italia è la totale assenza della liquidazione ( TFR ).
Non ne sono sicuro al 100%, ma lo è un amico che dopo diversi anni presso la stessa azienda ha deciso di lasciare il lavoro, e se ne andrà senza un soldo. Mi sono ripromesso di informarmi più dettagliatamente in merito. In compenso, per fortuna, le pensioni sono un po' più alte rispetto all'Italia.

A parte queste curiosità, qui a Klagenfurt non ci sono grandi novità.
Le temperature si sono sensibilmente alzate, e di giorno si arriva anche ai 10-12 gradi, anche se alcuni meteo parlano di un ritorno imminente del freddo, a causa di correnti dalla Siberia o simili. Io sto intensificando gli sforzi per trovare un appartamento, ma per ora ho combinato poco. Ne avrò visti una decina, ma gli unici due che mi piacevano erano parecchio cari ed ho lasciato stare. Spero di avere miglior fortuna.

giovedì 17 febbraio 2011

Terzo compleanno in Austria: 36 anni !!!

Lunedì scorso è stato il giorno del mio 36esimo compleanno, il terzo qui in Austria.
Ne approfitto per ringraziare nuovamente tutte le persone che mi hanno fatto gli auguri, sia live, sia via mail, sia su Facebook.
I festeggiamenti non sono stati grandiosi, ma ho passato una bella serata con alcuni amici che ringrazio per la partecipazione. Abbiamo "chiuso" un paio di locali in zona Università, per poi andare a concludere la sessione qui allo studentato. Per fortuna che la mattina dopo non dovevo lavorare, perchè a pomeriggio inoltrato non ero ancora in condizioni perfette.
Il regalo migliore, come mi ha fatto notare mio fratello, me l'ha fatto la Juventus, battendo l'Inter domenica sera. Lo so che probabilmente è l'unica soddisfazione che avremo quest'anno, viste le numerose carenze della mia squadra, ma è sempre meglio di niente.
Come "vero" regalo, avevo preso in considerazione l'acquisto di una chitarra elettrica che vendeva un tipo qui vicino a casa, ma poi ho deciso di lasciar perdere, anche perchè se trovo un appartamento mi ci vorranno diversi soldi per affittarlo e per arredarlo.


Nel post odierno, parliamo di una curiosità riguardante il popolo austriaco: i titoli.
Per "titoli" si intendono tutte quelle abbreviazioni che si possono anteporre al nome tipo Ing., Avv., Dott.....
In Italia sono sicuramente usati parecchio, ma qui ne vanno pazzi !
La prima cosa buffa è che il titolo "Ing." si acquisisce finite le scuole superiori a carattere tecnico, tipo ragioneria. Parecchi personaggi "discutibili" non esitano a scriverlo su biglietti da visita, targhe e addirittura documenti d'identità o simili. Un laureato, invece, può fregiarsi di numerosi titoli come "Bak Ing", "Dipl. Ing", "Mag.", fino a buffonate del tipo "Dr. Med. Univ. et Scient. Med.". Da alcuni discorsi che ho fatto con amici austriaci a riguardo, sembra che la gente di una certa età abbia grande rispetto per chi esibisce titoli del genere, ed in alcuni casi riceva addirittura trattamenti di favore da controllori dei treni, forze dell'ordine, impiegati comunali.
Figuratevi se da noi ad un carabiniere interessa qualcosa se uno è laureato in Scienze Politiche o Economia. Ma il bello deve ancora venire: se una donna con la terza media ha la fortuna di sposare uno di questi mega-dottori stile Fantozzi, automaticamente acquisisce il titolo !!! Quindi, può pretendere di essere chiamata dottoressa o roba del genere. Non è una balla, ve lo garantisco. Poi, oltre ai titoli accademici, ne esistono altri che si acquisiscono con l'anzianità di lavoro e, naturalmente, ci sono persone che sono fiere anche di questi. Non sto qui a farvi esempi ma se volete farvi un'idea, c'è un'intera sezione del sito del Governo Austriaco che si occupa di questo ( http://www.help.gv.at/Content.Node/173/Seite.1730000.html ). Mi è stato raccontato anche che esistono in commercio interi libri che trattano l'argomento, ma non credo che ci perderò su tanto tempo. Magari cercherò di sposare una ragazza con più titoli possibili, così da potermi permettere un biglietto da visita di lusso.

Per finire, ci tengo a segnalare l'apertura di un nuovo locale in centro, gestito da un conoscente italiano: Vinothek Lerch.
In realtà si tratta di una riapertura, in quanto il locale esiste da molti anni, ma era chiuso da parecchio tempo. Ci si arriva passando sotto un arco che da' su una delle strade pedonali del centro. Il locale è molto bello, costruito all'interno di un edificio antico con i soffitti a volta ed il pavimento in legno. La carta dei vini è di tutto rispetto ed il locale offre anche parecchie pietanze calde e fredde, tra le quali spicca dell'ottimo prosciutto crudo ( l'attuale gestore è stato per anni il responsabile di una prosciutteria sempre qui in centro, quindi ne capisce del settore ). Finora ci sono andato solo 3-4 volte per bere qualcosa, ma a breve mi concederò un buon pasto abbondante. Il locale dispone anche di un bel cortile interno, che d'estate dovrebbe essere spettacolare. Date un occhio alle foto panoramiche contenute nel sito, per farvi un'idea.

giovedì 3 febbraio 2011

St. Veit

Oggi, tanto per ammazzare il tempo e per sfruttare il giorno libero, sono andato con un amico a fare un giro a St. Veit an der Glan, un paese situato ad una ventina di chilometri a nord di Klagenfurt.
Il centro è abbastanza bello, con parecchi negozi, bar e ristoranti, raccolti attorno ad una piazza dalle dimensioni decisamente generose. Nei dintorni si possono ammirare parti delle antiche mura, che si abbinano in maniera atipica con le moderne gallerie a vetri ( cit: "Ammirate un riuscito accostamento di contrasti tra le antiche e massicce mura cittadine e le leggiadre e diafane gallerie in vetro, tra nucleo storico e architettura moderna" ).
La cittadina, fa solamente 13.000 abitanti, molto meno di quelli che mi sarei aspettato visto il numero di locali e negozi, il traffico nelle vicinanze del centro, alcuni edifici molto eleganti ( probabilmente eredità dei tempi in cui St.Veit era la capitale della carinzia, fino al 1518 ) e la presenza di un McDonald ( ditemi in che città così piccola ne trovate uno, in Italia ).
Siamo arrivati verso le 11:00, dopo una veloce colazione a base di caffèlatte e kraphen fatta per strada, ed una veloce visita ad un negozio sportivo per vedere se c'era qualcosa di interessante in svendita. Dopo una breve passeggiata in centro, che come primo fine aveva la ricerca di un ristorante per il pranzo, ci siamo accomodati in un bar per un aperitivo per poi fare un maldestro tentativo in un ristorante-enoteca di un certo prestigio ( in entrata c'erano le foto del proprietario assieme ad Haider e ad altri "potenti" locali ) situato all'interno di un bastione ( http://www.latorre.at/ ), abbiamo ripiegato su una più onesta e sicura trattoria che ci aveva fatto una bella impressione. Impressione confermata dalla buona qualità ( e quantità ) della grigliata mista per la quale abbiamo optato. Dopo pranzo abbiamo fatto altri due passi per dare un'occhiata al Fuchspalast: quello che alcune guide definiscono un "hotel d'arte". Io ero convinto fosse stato progettato da F. Hundertwasser, architetto sicuramente fuori dagli schemi, sul quale tempo fa feci una ricerca, incuriosito dalle sue opere, invece prende il nome dal suo progettista, tale prof. Ernst Fuchs. Nel complesso, St.Veit mi è piaciuta abbastanza, e credo che ci tornerò in primavera o in estate per vedere com'è con il bel tempo.
Di seguito, posto alcune foto per dare un'idea.
Per iniziare, una panoramica del centro.

Le suddette gallerie con copertura in vetro ( St.Veit vanterebbe la più lunga di tutta l'Austria )

La piazza centrale.

...e lo stravagante hotel di cui sopra.