lunedì 25 ottobre 2010

Università ( parte 2 ) e poco altro...

Nell'ultimo periodo ho un po' trascurato il blog, purtroppo, ma per buoni motivi.
L'ambientazione all'Università procede un po' a fatica, un po' a causa del fatto che sono un po' "arrugginito", un po' a causa della mia pigrizia ed in parte anche a causa dei sistemi di istruzione "moderni" ( tra virgolette perchè magari esistono da più di 10 anni, ed io sono rimasto tristemente indietro ) che non sono sempre immediati da capire, complice la conoscenza non perfetta della lingua.
Cercherò di spiegarmi meglio tutti e tre i punti.
Sono un po' arrugginito nel senso che da circa 15 anni non studio più niente, fatta esclusione per i corsi di tedesco. Me ne rendo conto perchè alcune cose faccio un po' di fatica sia a capirle che a ricordarle. Per fortuna per il momento sto seguendo lezioni non troppo difficili ( informatica ed introduzione alla programmazione ), vedremo come andrà più avanti.
La pigrizia, non ha certo bisogno di spiegazioni: all'Uni ci vado parecchio volentieri, è un bell'ambiente e le cose che mi spiegano sono parecchio interessanti, ma è chiaro che c'è una bella differenza tra fare lo studente a tempo pieno, e farlo dovendo lavorare più di 40 ore alla settimana per mantenersi. In ogni caso, il problema non sono tanto le lezioni, ma i compiti per casa, aspetto della scuola in genere che ho sempre detestato. Alle medie ed alle superiori, presentano un certo livello di facoltatività ( corrente di pensiero della quale alcuni miei cari amici sono degli interpreti storici, dallo spiccato estremismo ), bastava fare bene le interrogazioni ed i compiti in classe, ed eri più che a posto. Qui alla facoltà di informatica sono in un certo senso obbligatori, cosa che rientra nel terzo punto: sistemi di istruzione "moderni".
I corsi qui all'Università sono principalmente divisi in due categorie: lezioni e pratica.
Le lezioni funzionano come da noi: ci si iscrive, nessun obbligo di frequenza, e si fa l'esame.
I corsi pratici approfondiscono ed appunto fanno mettere in pratica i temi affrontati nelle lezioni. In questo caso, però non si tratta di un aula magna da 300 posti, piena per più della metà, ma da gruppi di 20-30 persone, organizzati come una classe delle superiori. Ogni settimana vengono assegnati degli esercizi da fare a casa, e la volta successiva, su richiesta dell'insegnante, bisogna uscire a presentare le soluzioni. Il tutto funziona tramite Moodle, che è un portale di e-learning, sito che fa da tramite per scaricare i testi e, attenzione, caricare le soluzioni in modo che l'insegnante le possa controllare . Fin qua rimarrebbero "facoltativi" come alle superiori, senonchè la percentuale dei compiti svolti andrà a contribuire al punteggio finale dell'esame. Inoltre, una percentuale troppo bassa preclude l'accesso all'esame stesso. Per ogni esercizio svolto, bisogna mettere una crocetta sul proprio profilo contenuto nel sito dell'Università. Una volta messa, significa che si è risolto l'esercizio, e si è disposti ad uscire a presentarlo alla prossima lezione. Si potrebbe anche prendere in considerazione di bluffare, ma purtroppo se una presentazione non va a buon fine, vengono considerati nulli TUTTI gli esercizi svolti per quella settimana, anche se sono fatti perfettamente, quindi non conviene più di tanto. Il tutto non mi rende tanto entusiasta, ma ammetto che è un'idea geniale, e mi scuso se per qualcuno non è chiaro il funzionamento.
Un'altra cosa che mi ha impressionato, è la vastità e la qualità del materiale online che l'Università mette a disposizione. Il top, a mio avviso, è la possibilità di rivedersi tutte le lezioni di alcuni corsi con tanto di audio e video, corredati dalla stessa presentazione Powerpoint utilizzata dal professore in aula ( le presentazioni si possono scaricare per tutte le lezioni ).
Forse, come già scritto, queste cose esistono da anni, ma per me sono una novità.

Il tutto, purtroppo, mi ha un po' rallentato per quanto riguarda la ricerca del nuovo appartamento. Do un'occhiata agli annunci ogni giorno, ma è da molto che non vado a vederne qualcuno, anche perchè ultimamente trovo ben pochi annunci convincenti. L'ultima telefonata che ho fatto, circa due settimane fa, era per chiedere ulteriori dettagli riguardo ad un appartamento che nell'inserzione era descritto in maniera approssimativa, ma che sembrava interessante da diversi punti di vista. Sono rimasto un po' perplesso, quando la signora mi ha detto ( e sono sicuro al 100% di aver capito bene, perchè le ho chiesto conferma due volte ) che l'appartamento in questione era un monolocale di 62mq! Sarebbe a dire uno stanzone di 8 metri per 8. Non è quello che sto cercando, purtroppo.

Per il resto non ci sono grandi novità: a causa dei turni di lavoro alterati per frequentare l'Università, non sono più riuscito ad andare a giocare a pallavolo, ed a causa della suddetta pigrizia e di altri fattori, ho rinunciato ad alcuni eventi che sarebbero stati interessanti tipo il primo Uni-Party dell'anno, il Cocktail Tour in centro e l'Honky Tonk Festival, sempre in città.


3 commenti:

Grissino ha detto...

Interessante la parte universitá!
Per l'appartamento sei assolutamente troppo difficile e, o cambi, o non lo troverai mai. Anche lo stanzone 8x8 ha i suoi vantaggi e, se messo bene dividendolo con librerie e divisori, é bello e comodo.

Lu ba ha detto...

purtroppo studiare e lavorare a tempo pieno non sono due attività compatibilissime, parlo nel caso in cui si voglia rimanere al passo con lo studio e da quanto mi pare se ne è particolarmente invitati da quelle parti, però se prendi piede, secondo me, si può fare. E' ovvio che ti trovi disorientato visto che non hai mai frequentato l'università, non studi da 15 anni, ti sei iscritto in un paese che parla un'altra lingua e neanche tra le più immediate per un "latino" e hai dei ricordi dei metodi di insegnamento della Monte o di Tanzi, se la cosa ti interessa, è solo questione di tempo. Per l'appartamento, rimango fermo nella mia idea, se trovi l'occasione giusta va bene, altrimenti, nessuno da dove sei ti manda via e lì non ti manca assolutamente niente.

Oscar ha detto...

@Grissino: per l'appartamento, è come dice mio fratello: un posto vivibile ce l'ho già, se cambio devo cambiare in meglio. Inoltre, non mi va di investire tempo e soldi per prendere un appartamento che non mi convince al 100%. Non ho fretta, anche se trovo qualcosa tra un anno, non c'è nessun problema.
@Lucio: sopra il conto, la facoltà di informatica è famigerata per il grosso carico di lavoro da svolgere a casa, cosa che in altri studi è quasi assente.