giovedì 27 gennaio 2011

Vittima dell'ozio

E' proprio quello che mi sta succedendo dall'inizio dell'anno.
Non ne vengo fuori.
Naturalmente, la prima attività che ne ha subito le conseguenze, è stata l'Università: non ce la facevo più a stare ore ed ore al computer a programmare, magari dopo aver fatto 7-8 ore in uffiico. Ho lasciato stare tutti i corsi, e credo che non ci riproverò di nuovo. Il livello di stress era salito troppo, specie per i corsi pratici, dove, come già spiegato in un precedente post, hanno il brutto vizio di dare compiti a casa su argomenti che non ha ancora spiegato nessuno, cosa che, come potete immaginare, richiede molto tempo, e, purtroppo, non sempre riesce.
Lo so: lo sapevo anche prima di iniziare che la cosa non sarebbe stata facile, ma visto che la spesa si è limitata a pochi euro di libri presi usati su Amazon, alla fine almeno ci ho provato.
Per il resto, ho parecchio limitato anche le altre attività: da metà dicembre non ho più fatto un allenamento di pallavolo ( a causa dei turni di lavoro, non perchè non ne abbia voglia ), sto uscendo molto meno di prima, da circa un mese non prendo in mano né la chitarra nè il basso.
Passo il tempo a oziare a casa guardando qualche film e cartoni, oppure a leggere il giornale in bar. Per fortuna che al lavoro ci vado ancora volentieri.
Sto facendo una pausa anche per quanto riguarda la ricerca dell'appartamento: non ho nessuna voglia di fare documenti e montare mobili.
So che mi dovrei vergognare, ma è la realtà e per il momento non ci posso fare niente. Spero di trovare lo "spunto" per darmi una mossa a breve.

So che avevo promesso le foto della nuova stanza, ma non è ancora a posto al 100%, quindi conto di metterle a breve. Non trovo lo spazio per alcune cose ingombranti ( tipo l'aspirapolvere o la borsa di pallavolo ), e spero di risolvere.

Ci tenevo a mettervi a conoscenza di un'altra curiosità della quale sono venuto a conoscenza la settimana scorsa, parlandone con la mamma di un mio collega. Si tratta di un "lavoro" che non credo esista in Italia: Taxi-Tanzer. Si tratta di persone che lavorano nelle balere, e che hanno il compito di fare da cavaliere a donne sole, o il cui marito non sa o non vuole ballare. La signora con la quale ho parlato mi spiegava che alcune compagnie di amiche scelgono il locale dove passare la serata anche in base alla presenza o alla bravura di questi intrattenitori. In alcuni locali hanno addirittura una camicia gialla con la scritta "Taxi Tanzer" stampata sulla schiena.

In conclusione, ci tengo a segnalare un film, che in questo caso molti avranno già visto: "The Social Network". Di per sè non è una produzione grandiosa che lascerà il segno nella storia del cinema, ma il fatto che gente come il fondatore di Facebook sia diventata miliardaria in un paio di anni, e grazie ad un idea che originariamente non era nemmeno sua, lascia parecchio da pensare. Lo stesso si può dire per i fondatori di Google e per gli sviluppatori che sempre più spesso diventano ricchi in poco tempo grazie ad applicazioni indovinate per I-Phone.

5 commenti:

Grissino ha detto...

Io ho il problema opposto al tuo purtroppo: al lavoro mi viene una tristezza e una noia paurose mentre a casa mi sento benissimo e mi piace fare un sacco di cose e non ho mai il tempo per farle tutte!!!!

Lu ba ha detto...

Penso che stare a fare esercizi in maniera forzata dedicandoci molto tempo e con una scadenza sia peggio che lavorare! Probabilmente il sistema di insegnamento che c'è lì è più efficace ma richiede che si abbia molto tempo da dedicare alla cosa. Probabilmente, anche se ovviamente non è un sostituto valido, una facoltà umanistica o comunque una meno "tecnica" potrebbe risolvere la cosa, fatto sta che se non piace la facoltà, meglio manco cominciare!! Leggere il giornale al bar non è male visto che è scritto in lingua tedesca e, dai miei ricordi, manco tanto elementare. Certo altre attività potrebbero dar più resa al tempo che ci si investe. Visto che il lavoro è la tua attività prevalente e soprattutto visto che ce l'hai, secondo me va bene così per ora, il resto vien da sè al momento giusto. Potresti provare a vedere se c'è qualche gruppo di bocha che non faccia metal o roba sperimentale e cerca un chitarrista ritmico giusto per provare a vedere se, riuscendo a star loro dietro, ti prende bene la cosa. Anche se fatto davanti a una Beck's e a una pizza, vedo che se suono in compagnia e mi metto d'accordo già per la prossima volta (considerato che per me è molto difficile essere in Italia contemporaneamente con i compagni di prove) la cosa mi diverte di più e suonare in 2-3 diventa particolarmente diverso e ti porta via tempo a casa per provare da solo. Oppure, scriviti ad un corso per Taxi-Tanzer, potresti svoltare!!

Anonimo ha detto...

ciao OSCAR,
Mi fa piacere per la tua nuova stanza: un aiuto supplementare per ridurre le cicche quotidiane ... a parte l'aria di nuovo che ti dovrebbe ispirare. Per l'uni penso sia difficile stare 8/10 ore davanti al computer a lavorare e farne ancora a casa per studiare. Non saprei darti consigli in merito. Magari cerca in zona un bocciodromo per staccare ogni tanto e fare un po' di movimento fisico/intellettuale. Per i taxi tanzer, ti informo che sarebbero +o- i ns STAFF, ballerini con maglietta rinfrangente, ingaggiati da disco, camping, villaggi turistici per far danzare le tardone o meno fortunate che comunque attirano il maschio al bar !! In sostanza disco senza figa, bar non vende. Dunque ballerino, ciccia, e bar. Equazio semplice ma fruttuosa. Nelle salsa disco ci sono piu' donne che uomini... e' chiaro: si va a scuola di ballo ... perche' ti piace ballare !!!!

Oscar ha detto...

@Grissino: mi fa piacere che tu abbia così tanto entusiasmo per la casa nuova. Spero possa succedere anche a me, in futuro.
@Lucio: il discorso di trovare qualcuno per suonarci assieme, lo prenderò in considerazione a breve termine. Sono convinto anch'io che sia parecchio divertente, anche se non ci ho mai provato "seriamente". Corso di ballo, per il momento non è in programma, e forse non lo sarà mai.
@Anonimo: per ridurre le cicche, sta funzionando abbastanza, ed è uno dei motivi per cui sto affrettando la ricerca di un nuovo alloggio. Sapevo che nel latino-americano esistevano questi personaggi che fanno ballare le ragazze, ma non credo esista il loro corrispondente nel ballo liscio o in altre "specialità".

Grissino ha detto...

Beh, in realtá io a casa mi ci son sempre trovato bene. A Milano era la mia camera, a Vienna il mio appartamentino, ora la mia casa vera e propria. ;-)