martedì 31 maggio 2011

Budapest e ritorno

Oggi, riscrivo sul blog dalla mia stanza di Klagenfurt, e finalmente sul mio pc "titolare". Il netbook che ho portato in ferie si è comportato molto bene, ma la tastiera rimane piccola ( e sopra il conto è "tedesca" ) e lo stesso vale per il monitor. Inoltre, nell'appartamento che abbiamo affittato a Budapest, il wi-fi non funzionava proprio alla grande.
In ogni caso, partendo dall'inizio, il viaggio tra Siofok e Budapest è stato una passeggiata ( un centinaio di km di autostrada ) e mio fratello è stato anche molto bravo a trovare subito l'indirizzo dell'appartamento a Budapest ( non ho ancora capito se ha avuto culo, o se si era preparato bene ). La ragazza che ce lo ha affittato ci ha dato le chiavi, ha accompagnato mio fratello a parcheggiare l'auto in un posto non lontano ed è tornata con lui all'appartamento a riscuotere l'importo pattuito, importo decisamente irrisorio, per dir la verità. L'appartamento non era certo lussuoso, ma più che sufficiente ( e pulito ) ed in una posizione ottima, in pieno centro.
Il primo impatto con la città, mi ha subito dato l'idea di trovarmi in una metropoli ( Budapest fa più di 1.700.000 abitanti, senza contare l'agglomerato urbano ) sia per la grandezza e sfarzosità di alcuni edifici, sia per il traffico, per la gente etc.. L'architettura, com'era logico aspettarsi, è molto simile a quella di Vienna. Peccato che a Budapest alcuni edifici non siano tenuti bene come nella capitale austriaca. Nei tre giorni passati là, abbiamo macinato almeno un paio di decine di km a piedi per visitare i luoghi turistici principali ( e per uscire la sera ).
La vita notturna, appunto, mi ha favorevolmente impressionato. Giovedì siamo andati ad una festa organizzata da un mensile gratuito ( Funzine ) per festeggiare il quinto compleanno della testata. L'evento era organizzato all'Oetkert, un "ruin bar" in pieno centro: si tratta di un "format" per locali che non avevo mai visto prima ( non giro da tanto, magari le cose sono cambiate ) e che è parecchio in voga da queste parti. Si tratta di locali multifunzionali ricavati all'interno di edifici semi abbandonati, restaurati alla meno peggio. In genere ( ne ho visti solo due, quindi potrei sbagliarmi ), il cuore del locale è il cortile dell'edificio, adeguatamente coperto per poter essere agibile anche in caso di pioggia, mentre nelle altre stanze e piani si trovano piste con dj, zone più tranquille per rilassarsi, giochi tipo calcetto o freccette, altri bar, o addirittura altri locali. L'ambiente è molto informale, com'è facile immaginare. Spesso, all'interno di questi locali vengono organizzati anche concerti, proiezioni di film e roba del genere. La festa valeva la pena alla grande: il locale era praticamente pieno ( quando sono uscito, verso l'una e mezza, c'era la coda per entrare, nonostante non si pagasse l'ingresso ), hanno messo bella musica ed i prezzi non erano certo alti. Mi ha incuriosito leggere in rete alcune recensioni che parlano di questo locale come un locale per fichetti, impressione che a me non ha dato minimamente. Certo, era più "rustico" l'altro bar del genere dove abbiamo passato gran parte del venerdì sera: l' Instinct. Qui l'arredamento era più "casuale", c'erano diversi personaggi pittoreschi, ed i prezzi erano molto bassi ( una birra costava meno di 1 euro e 10, tanto per fare un esempio ). Nello stesso quartiere, abbiamo provato ad entrare anche in 3 discoteche, ma non erano di nostro gradimento, quindi non ci siamo trattenuti a lungo.
Per quanto riguarda il vitto, abbiamo alternato ristoranti e fast food, più per una questione di tempo che di soldi, visto che i secondi costano poco meno dei primi, in Ungheria.
Il discorso prezzi, si estende a tanti altri beni e servizi: mentre per alcuni si pagano cifre stracciate ( come la birra di cui sopra, o come i 6 euro a testa che abbiamo pagato in una pizzeria o i 35 euro al giorno per l'appartamento ), per altri il prezzo è in linea con i nostri ( soprattutto le grandi catene tipo C&A, DM... ), mentre per altri ancora bisogna prepararsi a sborsare bei quattrini. L'esempio più lampande dell'ultimo scenario, è la sassata da 20 euro al giorno che abbiamo sborsato per il parcheggio ( a Venezia costa più o meno lo stesso ), o i prezzi decisamente elevati delle tecnologie tipo laptop, lettori mp3 e simili.
Nel complesso, Budapest mi è piaciuta molto, e spero di tornarci a breve, magari per vedere com'è d'inverno.
Il rientro in ufficio è stato parecchio soft, visto che la quantità di lavoro è calata sensibilmente, e visto che da lunedì sono in ferie di nuovo. Questa settimana mi riposerò, e vedrò di fare un po' di movimento. La prossima tornerò in Italia per stare un po' con i miei genitori e salutare gli amici, poi non avrò più ferie fino a Natale, ma la cosa non mi pesa più di tanto.
Vi lascio con alcune delle foto che ho scattato.

PS: l'ultima foto, è la colazione che abbiamo fatto in partenza da Siofok ( su richiesta di un assiduo follower ): brioche salate al formaggio, brioche al cioccolato ed altro snack fatto con pane da pizza e con dentro non-so-cosa, che mio fratello ha gradito, il tutto annaffiato da buon succo di mela. Prezzo totale 6 euro circa ( per dare un'idea delle dimensioni delle brioche, quella posata sul tavolo è una cartolina di formato normale ).






2 commenti:

Grissino ha detto...

aha grazie! :-) Che delizie e 6 euro é poco!

Mi sa che tu sei una guida vivente ai locali... io non ci vado mai non saprei nemmeno da dove cominciare a cercarne uno. Una domanda: sai quanto spendi in un anno in locali? (bibite, ingressi, ecc.). Sarei curioso per fare un paragone con altre mie passioni.

Oscar ha detto...

@Grissino: scusa per il ritardo nella risposta al commento, mi ero preso una pausa anche dal blog. Cercare locali non è difficile: internet è pieno di informazioni in merito, ed in mancanza della rete, basta chiedere un po' in giro alla gente del posto, che in genere da' volentieri dritte in merito, spesso molto valide ( meglio di quelle contenute nelle guide turistiche, che spesso indirizzano a locali per turisti ). La spesa annuale per locali, non l'ho mai calcolata seriamente, sarebbe un disastro. Tieni conto che adesso mi sono molto tranquillizzato, rispetto a 10-15 anni fa. In ogni caso, io non la vedo come una "passione" tipo i videogiochi, lo sport, o la musica, ma come una componente della mia vita. Se dagli anni che ho vissuto, tolgo quelli passati in bar, pub e discoteche, a quest'ora credo che avrei almeno cinque anni di meno. E'chiaro che questo modo di vivere non piace a tutti, e mi stupirei del contrario, ma per il momento continuo ad uscire volentieri almeno un paio di volte alla settimana, specie d'estate, poi vedremo. Quando ero disoccupato, per darti un'idea, mi partivano circa 250 euro al mese, perchè stavo più attento.